Home Musica Musica ∼ Opinioni Thornhill, intervista a Jacob Charlton

Thornhill, intervista a Jacob Charlton

0 753

Leggi l'intervista in italiano e inglese

thornhill interview with jacob charlton

 

[tp lang=”it” only=”y” not_in=”en”]

di Irene Tempestini

Thornhill, intervista a Jacob Charlton

 

I Thornhill sono una band metalcore australiana, con alle spalle due album. L’ultimo, dal titolo Heroine è uscito ieri ed è Top Album del Mese su ZestToday.  È possibile leggere la recensione dell’album e ascoltare Heroine QUI

Ho avuto il piacere di intervistare Jacob Charlton, il frontman e il songwriter di una delle migliori band del momento.

“Heroine” è un viaggio visionario in musica e immagini. Sarebbe la colonna sonora perfetta per un film. Cosa ne pensi?

Era un po’ l’angolazione che stavamo cercando di prendere, quindi sono contento che si traduca in questo modo! Ho scritto la maggior parte, se non tutte, di queste canzoni grazie a stimoli visivi come film e programmi TV. Stavamo davvero cercando di fare visualizzare cose molto specifiche durante l’ascolto del disco. Ci siamo anche sentiti come se non molte persone adottassero quell’approccio di rendere il rock/metal molto cinematografico, per questo abbiamo pensato che fosse una piccola interessante tasca del mercato che volevamo provare.

Cosa dà forma alla tua musica? Quali sono le tue influenze?

Sono cresciuto con tutto ciò che riguarda gli anni ’90, ho genitori piuttosto giovani, quindi direi che Kid A dei Radiohead e Californication dei Chili Peppers sono stati davvero le mie prime influenze musicali. Mi è davvero piaciuto tornare alle mie radici durante il processo di scrittura, quindi ho tratto influenza da molte band di quell’epoca, ancora una volta per cercare di far sentire l’ascoltatore in un certo modo.

Tu dai molta importanza alla performance. Puoi spiegare come e perché?

Penso che proprio per lo stile che stavamo cercando, l’aspetto della performance delle band ai tempi era molto più importante. Guardando i set di Woodstock 99 e i vecchi programmi di MTV, questi sembravano molto più simili a un’esibizione rispetto al guardare una band che suonava le proprie canzoni nel modo più semplice possibile. Gli outfit, il trucco, l’estetica, sono tutti elementi che ci aiutano a provare a far arrivare al pubblico il nostro ​​mood.

Penso che il nuovo album sia più complesso e diversificato. È più maturo del precedente (ma anche il primo è stato fantastico!). C’è stata un’evoluzione nel suono, nella creatività e nella crescita personale?

Grazie, apprezzo molto questa cosa! Penso che ci stiamo avvicinando lentamente a come vogliamo suonare, ci evolveremo sempre e non ci sarà mai un disco in cui sentiamo tipo “ok, è così!” ma mi piace avvicinarmi di più ad ogni versione. Penso che abbiamo avuto molte influenze simili su questo disco rispetto all’ultimo, abbiamo solo cercato di spogliare il più possibile le basi metalcore e rendere il tutto un po’ più ispirato al rock alternativo.

Cosa ami, e cosa ami di meno (se c’è qualcosa che non ti piace), del nuovissimo album?

Adoro davvero le tracce di apertura e chiusura, penso che siano la cosa di cui sono più orgoglioso tra tutta la musica che abbiamo pubblicato fino ad oggi. Non ho amato il processo di scrittura di questo album, perché essere rinchiuso  a causa della pandemia è stato incredibilmente poco stimolante. Inoltre, non avere i tuoi compagni di band o fare tournée per eccitarti ha davvero messo a dura prova la salute mentale che ha reso molto difficile cercare di scrivere cose nuove ed eccitanti.

Come hai vissuto il periodo della pandemia?

Come ho detto prima è stato molto faticoso. Abbiamo dovuto adattare il nostro processo di scrittura a causa del fatto che eravamo separati  l’uno dall’altro, il che a volte era una vera e propria battaglia. Abbiamo posticipato la data di uscita alcune volte perché stavamo lottando per mettere insieme tutto. Detto questo, senza quel periodo e le cose che abbiamo passato non sarebbe l’album che è oggi, quindi in un certo senso sono estremamente grato per quel periodo, per quanto sia stato impegnativo.

Quando vi vedremo in tournée in Europa e in Italia?

Saremo in Europa a ottobre e novembre con Bury Tomorrow, August Burns Red e Miss May I! Per quanto riguarda l’Italia non abbiamo ancora niente di programmato, ma mi piacerebbe prima o poi. Sono stato cresciuto da siciliani, quindi ho bisogno di vedere il paese ahah.

C’è qualcosa di speciale che vorresti dire ai tuoi fan italiani?

Onestamente non riesco a credere che abbiamo fan in Italia, quindi vorrei solo ringraziarvi per il vostro supporto nel corso degli anni e spero che Heroine vi piaccia tanto quanto a noi!

 

[/tp]

[tp lang=”en” only=”y” not_in=”it”]

 

by Irene Tempestini

Thornhill, interview with Jacob Charlton

Thornhill is an Australian metalcore band. The new album “Heroine” was released yesterday (for UNFD) and it is Top Album of the Month on ZestToday. You can read the review and listen to Heroine HERE

I have had the pleasure to interview Jacob Charlton, the frontman and songwriter of one of the best bands in the world at the moment.

“Heroine” is a visionary journey in music and images. It would be the perfect soundtrack for a movie. What do you think about it?

That was kind of the angle we were trying to take so I’m glad it translates that way! I wrote most of, if not all of these songs to visual stimuli like movies and tv shows, we were really trying to make you visualise very specific things when listening to the record. We also felt like not many people take that approach of making rock/ metal very cinematic, we thought it was a cool little pocket in the market that we wanted to hear.

What shapes your music? What are your influences?

I grew up on all things 90s, I have quite young parents so I’d say Kid A by Radiohead and Californication by the Chili Peppers were really my gateways into music. I really enjoyed coming back to my roots throughout the writing process so I pulled influence from a lot of bands around that era, again to try and make the listener feel a certain way. 

You give so much importance to the performance as well. Can you explain how and why?

I think just due to the style we were going for, the performance aspect of bands back in the day was so much more important. Watching like Woodstock 99 sets and old MTV shows, they just felt much more like a performance as opposed to watching a band just play the songs as tight as they possibly can. Hence the outfits, make up, aesthetics, they’re all just elements to help us try and sell you the mood.

I think the new album is more complex and divers. It’s more mature than the previous (that was great as well!). There has been an evolution on sound, creativity and self-development?

Thank you, I appreciate that! I think we are just slowly getting closer to how we want to sound, we will always evolve and there’s never going to be one record where we are just like “ok this is it!” but I enjoy getting closer with each release. I think we had a lot of similar influences on this record than we did on the last, we just tried to strip that metalcore foundation as much as possible and make the whole thing feel a little more alt rock driven.

What do you love, and what do you love less (it there’s anything), of the brand new album?

I really love the opening and closing tracks, I think that’s the most proud I’ve been about music we have released to date. I did not love the writing process of this album however, being locked inside due to the pandemic was incredibly uninspiring. Also not having your band mates to be around or tours to get you excited really  took a toll on mental health which made trying to write new and exciting things very difficult.

How did you live the pandemic period?

As I mentioned before it was very taxing. We had to adjust our writing process due to being locked away from each other which was a struggle at times. We pushed back the due date a few times because we were struggling to pull everything together. That said, without that period and the things we went through it would not be the record that it is today so in a way I’m extremely grateful for that period, as challenging as it was.

When will we see you touring in Europe and Italy?

We will be in Europe in October and November with Bury Tomorrow, August Burns Red and Miss May I! As for Italy we have nothing planned yet but I would love to at some point. I was raised by sicillians so I need to see the country haha.

Is there something special that you would like to say to your italian fans?

I just honestly can’t believe we have fans in Italy, so I’d just like to say thank you so much for your support over the years and I hope you enjoy Heroine as much as we do!

[/tp]

 

NO COMMENTS

Leave a Reply