A Winged Victor For The Sullen tornano con Atomos, album intenso e struggente
di Irene Tempestini
Chi di noi non è costantemente, e spesso inconsapevolmente, alla ricerca di quella rassicurante sensazione di completezza che ci fa stare bene e ci gratifica l’esistenza? Questa volta maestri nel riempire i nostri vuoti primordiali, sono gli A Winged Victor For The Sullen, artefici di viaggi sonori nelle più recondite sfere emozionali.
Atomos (Erased Tapes and Kranky), il secondo album del duo formato da Adam Wiltzie e Dustin O’Halloran, in uscita il 6 ottobre, segue l’album d’esordio omonimo (2011) e l’EP Atomos VII, uscito lo scorso aprile. Atomos è stato composto nell’estate del 2013, come colonna sonora dello spettacolo di danza, che ha lo stesso nome, del noto coreografo Wayne McGregor, portato in scena dalla sua compagnia Wayne McGregor Random Dance. Ora, a distanza di un anno, la colonna sonora esce come secondo attesissimo album ufficiale degli A Winged Victor For The Sullen.
Le 11 tracce, denominate semplicemente Atomos I, II e seguenti, sono state registrate a Bruxelles, Berlino e Reykjavick con l’aiuto del sound engineer Francesco Donadello; il risultato finale è disarmante, struggente, spirituale. Per un’ora circa si viene totalmente rapiti, la fantasia si libera, l’anima intorpidita si risveglia e si nutre, viaggiando su tappeti di note di rara bellezza e intensità. Il corpo si blocca, come pietrificato, mentre la mente si apre e attraversa dimensioni forse prima d’ora inesplorate.
Un capolavoro che al primo ascolto ci spiazza, talmente è emozionante. Un album che ci rende piacevolmente prigionieri di un’altra dimensione, e che magicamente ci proietta in mondi lontani e sconosciuti, ma tremendamente vicini all’essenza più profonda dell’essere umano, quest’ultimo continuamente alla ricerca del perfetto amplesso tra anima e corpo, che è poi quel bisogno assillante di religiosità intesa non come insieme di dogmi, ma come ricerca spirituale del vero senso della vita. Il risultato finale è eccellente, grazie alla perfetta fusione di ensemble di orchestra con sonorità elettroniche.
E come la più bella delle preghiere, Atomos ci beatifica, con i suoni eleganti, finemente ricercati e tessuti con maestria ineccepibile, grazie ai tocchi regali del piano, degli archi e dell’organo. Dolcezza infinita, profondità, sensualità mista a sacralità, atmosfere ancestrali che sfumano magistralmente in sonorità moderne, questo è Atomos, una delle opere meglio riuscite degli ultimi anni, anche se il tempo non è un concetto che ben si adatta a questo capolavoro, fortunatamente privo di qualsiasi costrizione e limitazione spazio-temporale tipica del vivere umano. Un album che commuove, turba, e al contempo riempie. Un grande album.
Tracklist Atomos:
- Atomos I
- Atomos II
- Atomos III
- Atomos IV
- Atomos V
- Atomos VI
- Atomos II
- Atomos VIII
- Atomos IX
- Atomos X
- Atomos XI
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