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Wallis Bird, recensione di “Hands”, top album del mese

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wallis bird pic by Tobias Ortmann

 

di Irene Tempestini

 

Wallis Bird, recensione di “Hands”, top album del mese

 

Wallis Bird è un’artista irlandese che vive a Berlino, la cui storia personale e professionale è un’incredibile mix di eventi traumatici, ottimismo e presa di coscienza. Ed è proprio la sua vita la fonte a cui si è ispirata Wallis per la realizzazione del nuovo album uscito oggi, Hands (per Mount Silver Records/Virgin Records). Wallis ha all’attivo 6 album, ha vinto due Meteo Awards (premio musicale irlandese) e il prestigioso Musikautorenpreis (premio per gli autori musicali). Ha già collezionato più di mille live in dieci anni e le sue performance grintose e dirompenti, sono richiestissime ovunque. L’album contiene 10 tracce registrate in cinquanta settimane, tra dicembre 2019 e novembre 2020, nello studio della fattoria a Wendland di Philipp Milner, produttore e musicista con gli Hundreds, nello studio berlinese di Wallis e in quello di Marcus Wuest a Sandhausen.

L’artwork del nuovo album Hands, ha in sé il filo conduttore del viaggio attraverso il quale ci conduce Wallis Bird. La mano è la sua, ed è la protagonista di un accadimento che ha inevitabilemnte segnato tutta la sua esistenza. A 18 mesi finì sotto un tosaerba e la mano sinistra subì danni irreparabili. Riuscirono a ricongiungerle alcune dita, ma non il mignolo. Oggi però non vive più l’accaduto come un limite, perché sa che il suo essere artista, la sua creatività deriva anche da questa sua particolarità. Nel tempo ha imparato addirittura a suonare la chitarra al contrario formando accordi atipici. Lei stessa afferma che le esperienze vissute l’hanno aiutata a capire chi è e cosa vuole.

Quello che ne deriva è una personalità artistica unica e dirompente, che la distingue nettamente da tutto e tutti. Se nell’album del 2019, Woman, aveva affrontato temi quali l’aborto, l’ambiente, la Brexit, in Hands, noto anche come Nine And A Half Songs For Nine and A Half Fingers, Bird rivolge l’attenzione su se stessa, riflettendo sulla depressione, l’alcolismo, la fiducia, ricercando risvolti positivi, pieni di ottimismo e quel pizzico di ironia che non guasta mai.

Stupendo il commento che Wallis fa sull’album: “Hands per me è un simbolo di umanità, connessione e tempo. Umanità perché, come i bambini, cogliamo la nostra conoscenza dell’esistenza attraverso la connessione, come quando afferriamo il dito di un’altra persona. Questo gesto da solo mostra l’impulso e la vulnerabilità. Se non abbiamo le mani siamo meno umani? No. Sviluppiamo un altro tipo di ‘zampa’. Connessione perché le mani rappresentano la tattilità e l’espressione, un linguaggio fisico che collega la nostra immaginazione e la nostra realtà con quella degli altri. Le mani rappresentano il fare, il dare, il ricevere, l’espressione dell’identità. Infine il tempo, perché alcuni dei primi esempi di civiltà erano dipinti a mano sulle pareti delle caverne e alcune di quelle mani senza dita, celebrarono la loro storia”.

Ad aprire l’album è Go, traccia R&B, seguita da What’s Wrong With Changing, in cui protagoniste indiscusse sono la ritmica e la grinta del cantato. In I Lose My Self Completely, Wallis racconta il delicato momento in cui ha deciso di smettere di bere e lo fa scegliendo fresche sonorità anni 80-90. Il finale in crescendo ci accompagna alla traccia successiva The Power of a Word, splendida prova compositiva. Intensa e toccante e con un sapiente uso di synth.

Aquarius è l’ennesima prova della costante ricerca sonora che non pone limiti a Wallis Bird, sempre immersa in un travolgente tornado creativo. Il risultato è una traccia coinvolgente e sofisticata. F.K.K (No Pants Dance) propone atmosfere dance e suoni moderni e accattivanti. L’ispirazione per il brano è arrivata vedendo i vicini festeggiare la fine del lockdown. Dreamwriting esalta la vocalità di Wallis. Molto belli la melodia e i suoni mai banali.  I’ll Never Hide My Love Away ci accoglie con la chitarra acustica e la voce calda,facendoci immergere in un viaggio intenso. The Dive è una traccia sognante, con chitarra acustica e suoni luminosi e freschi.  A chiudere Pretty Lies, dal finale potente e come sempre originale e ricercato, degna conclusione di un album di grande qualità.

Wallis Bird con Hands ci offre una serie di spunti su cui riflettere. Che tipo di vita viviamo, chi siamo, cosa vogliamo realmente? Quesiti con i quali prima o poi dobbiamo fare i conti. E Wallis ci invita a pensare con la sua illuminante saggezza e schiettezza, senza alcuna retorica o vittimismo. La sua evoluzione, umana e artistica, ce la racconta lei stessa nelle sue canzoni e quando afferma che: “La mia storia era quella di una testarda che diceva di poter fare tutto come chiunque. Ma oggi ho capito che devo ridurre quel desiderio di controllo, delegare le cose agli altri, perché intorno ho tante persone che mi comprendono e a cui ho già dimostrato il mio valore.”

Un grande album, un grande insegnamento per tutti noi. Un’artista che straripa di creatività e originalità intellettuale e musicale.

HANDS, TOP ALBUM DEL MESE

Hands tracklisting:

  1. Go
  2. What’s Wrong With Changing
  3. I Lose My Self Completely
  4. The Power of a Word
  5. Aquarius
  6. F.K.K (No Pants Dance)
  7. Dreamwriting
  8.  I’ll Never Hide My Love Away
  9. The Dive
  10. Pretty Lies

Wallis Bird cover album hands

Hands è pubblicato in versione digitale, CD e doppio vinile

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Ascolta Hands, il nuovo album di Wallis Bird:

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