Villa Bardini e le botteghe artigiane fiorentine protagoniste per Dolce e Gabbana
di Redazione
La sfilata di Dolce e Gabbana tenutasi giovedì a Villa Bardini a Firenze, segna la ripartenza per un settore, quello della moda, in profonda difficoltà a causa dell’emergenza pandemica che da mesi affligge non solo l’Italia, ma tutto il mondo.
Condividiamo qui le parole dei presidenti di Fondazione CR Firenze Luigi Salvadori, di Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron Jacopo Speranza e dell’ Associazione Osservatorio dei Mestieri d’Arte (OMA) Luciano Barsotti:
”Gli eventi di questi giorni segnano davvero la ripartenza non solo di Firenze ma anche del Paese e ringraziamo moltissimo Dolce e Gabbana per averci regalato questo intenso momento di cultura, di sogno e di bellezza e per avere valorizzato il grande sapere dei nostri artigiani”.
E il presidente della Fondazione CR ha aggiunto che ‘‘è stata vincente la scelta di Firenze per lanciare al mondo un messaggio di alto valore culturale e, al tempo stesso, un forte segnale della volontà di ripartire che proviene da due comparti importantissimi della nostra economia: la moda e l’artigianato, un binomio che, in questa città, è imprescindibile. Siamo profondamente convinti che i nostri artigiani e le nostre manifatture saranno tra i protagonisti della ripresa del Paese e siamo lieti di avere contribuito al successo di queste giornate memorabili. E’ anche significativo che le 38 aziende selezionate per questo evento siano parte del network OMA che la nostra Fondazione ha ideato e voluto fin dal 2006 e che poi ha dato origine all’Associazione Osservatorio dei Mestieri d’Arte, riconosciuta e apprezzata a livello nazionale. Sarebbe davvero un bel segnale se il gruppo, nato per questa occasione, potesse continuare a lavorare assieme coinvolgendo magari altre botteghe”.
Apprezzatissima la scelta di Villa Bardini, che è stata protagonista, con la sua magnificenza, di una serata indimenticabile che ha portato Firenze e le sue meraviglie sotto i riflettori di tutto il mondo.
”Villa Bardini non è stati mai così splendente – dichiara Speranza – e non dimenticheremo mai questa serata che, per la prima volta, l’ha fatta conoscere al mondo intero. E’ un incitamento per tutti noi a conservarla e a valorizzarla sempre di più perché possa accogliere altre manifestazioni di così grande rilievo e qualità. Ieri sera abbiamo avuto una ulteriore conferma della sua straordinaria versatilità e stupefacente bellezza. E non possiamo che esserne profondamente orgogliosi”.
Importante anche l’attività e il sostegno alle botteghe artigiane fiorentine fornito da OMA – Osservatorio dei Mestieri d’Arte che col suo Premio biennale, fin dal 2010 restituisce al più vasto pubblico, un importante lavoro di selezione di qualità delle botteghe artigiane fiorentine. Anche grazie all’intervento delle numerose fondazioni bancarie che ne fanno parte, oltre a conferire alle botteghe artigiane il certificato di qualità, essa promuove gli artigiani, la loro storia, e il loro saper fare.