“Vienna 1825” con Ugo Pagliai in prima nazionale al Teatro Manzoni di Pistoia
In prima nazionale
Teatro Manzoni Pistoia, domenica 22 marzo ore 21
“VIENNA 1825”
UGO PAGLIAI dà voce e corpo alla figura di Beethoven
UNA DRAMMATURGIA ORIGINALE FIRMATA DA QUIRINO PRINCIPE
QUALE PRELUDIO ALL’ESECUZIONE DEL QUARTETTO
op. 132 (nella versione per orchestra d’archi).
DANIELE GIORGI DIRIGE L’ORCHESTRA LEONORE DELLA FONDAZIONE PROMUSICA
con la partecipazione dei giovani vincitori della borsa di studio Listen 2.0.
Insolito e decisamente imperdibile il prossimo appuntamento della Stagione Sinfonica Promusica, promossa e sostenuta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia e curata dal Direttore Musicale Daniele Giorgi: domenica 22 marzo (ore 21) al Teatro Manzoni di Pistoia, in prima nazionale, sarà il grande attore Ugo Pagliai a vestire i panni del compositore L. V. Beethoven in “Vienna 1825”, una drammaturgia che Quirino Principe, musicologo di rango e da anni collaboratore della Fondazione Promusica, ha scritto appositamente per questo concerto come preludio all’esecuzione del Quartetto n. 15 in la minore op. 132, una delle composizioni più enigmatiche e commoventi della storia della musica occidentale, qui proposto nella versione per orchestra d’archi.
Al fianco di Ugo Pagliai (che sarà nuovamente al Manzoni dal 27 al 29 marzo per la stagione di prosa con lo spettacolo Dipartita finale) a dar vita agli altri due personaggi del testo, Cristiano Lorenzi (nel ruolo di Anton Schindler, segretario di Beethoven) e Benedetta Spinetti (in quello di Kunigonda, giovane figlia del violinista Karl Amenda, amico di Beethoven), entrambi allievi dei corsi teatrali de il Funaro Centro Culturale (www.ilfunaro.org).
Per la prima volta sul palco del Teatro Manzoni, insieme ai musicisti dell’Orchestra Leonore, diretta da Daniele Giorgi, anche i vincitori della borsa di studio Listen 2.0, il progetto della Fondazione Promusica rivolto a giovani musicisti italiani e stranieri che prevede la loro partecipazione a due stage con l’Orchestra Leonore durante i quali, affiancati da musicisti professionisti di alto livello, sono coinvolti in un’importante esperienza formativa andando a integrare l’organico della stessa Orchestra in occasione di due concerti della Stagione Sinfonica.
Questi i nominativi dei musicisti che parteciperanno al concerto di domenica prossima, tutti tra i 20 e i 27 anni, provenienti dall’Italia, dal Portogallo, dalla Spagna, con già all’attivo numerose presenze in compagini orchestrali e cameristiche di valore e vincitori di concorsi nazionali e internazionali: Daniel Abrunhosa, Tommaso Belli, Veronica Giannotti, Cristina Papini (violini), Alex Jellici, Giulio Novelli (violoncelli), Iva Rubido Gonzales (contrabbasso).
“Un pomeriggio di maggio del 1825. Vienna, l’interno di un appartamento in Krugerstrasse 1009. Arredamento sommario. C’è un tavolo, parzialmente coperto da carte e da libri. Sul tavolo ci sono anche una bottiglia di vino rosso piena a metà, un boccale anch’esso pieno a metà, due calamai in ciascuno dei quali è infilata una penna d’oca. Accanto al tavolo, due sedie e una poltroncina…”.
Così la prima didascalia del testo di Quirino Principe ci introduce nell’appartamento di Beethoven, dove ha luogo il colloquio tra il compositore, Schindler e la giovane Kuni: una conversazione nel corso della quale sarà lo stesso Beethoven a guidare il pubblico all’ascolto e alla comprensione dell’opera 132, accennando via via alla genesi e alla struttura di una delle sue composizioni più complesse e visionarie.
Ad accompagnare i momenti della recitazione una mise en espace essenziale; proiezioni, didascalie e speciali effetti luce animeranno anche l’esecuzione musicale dando al concerto il sapore di un’esperienza del tutto particolare.
Ugo Pagliai
Nato a Pistoia, cominciò a frequentare il teatro da piccolo, seguendo in particolare le programmazioni fiorentine. Già nella sua città natale ebbe modo di avere esperienze come attore, ma in questa direzione si volse decisamente con l’iscrizione all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica (1958). Dopo il diploma fece parte della compagnia Randone-Fortunato poi, dal ’61 al”63, si legò alla compagnia “I nuovi”, diretta da Guglielmo Morandi per la tv. Nel ’63-’64 fu presso la Stabile di Genova, diretta allora da Luigi Squarzina, partecipando a Ciascuno a suo modo (Pirandello) e a Corte Savella (Anna Banti). In questo periodo figurò nel cast de Il conte di Montecristo, elaborato per la tv da Edmo Fenoglio. Seguì un anno allo Stabile di Roma e, subito dopo, allo Stabile d’Abruzzo. Tornato più assiduamente alla televisione, dopo I corvi di Beque e una Maria Stuarda (con Anna Proclemer), interpreterà nel ’69 la parte di Lawrence d’Arabia ne L’aviere Ross, di Rattigan, regia di Giuseppe Fina. Fu un grande successo. Seguirono Prima pagina, Un cappello pieno di pioggia, di M. Gazzo (1969); Le cinque giornate di Milano (regia di Leandro Castellani), Epitaffio per Gorge Dillon di J. Osborne e Il segno del comando di D’Anza, Bollini, Guardamagna (1970) che lo rese famoso e attore di successo; seguirono un gruppo di sceneggiati tra i quali: Dimenticare Lisa (regia Nocita), Paura sul mondo (regia D. Campana), La baronessa di Carini (regia D’Anza), La dama dei veleni (regia di Blasi). Dal ’73 tornò a essere sempre più presente sulla scena. Con Rossella Falk interpreta Trovarsi di Pirandello, con la regia di Giorgio De Lullo. Nel ’75-’76 formò una compagnia in cui figuravano anche Lilla Brignone e Paola Gassman. Dal 1979, facendo Compagnia insieme a Paola Gassman, ha affrontato numerosi testi teatrali conseguendo un grande successo. Accanto a questa intensa partecipazione alla vita teatrale per la quale nel 1988 ha ricevuto il Premio speciale “Flaiano”, Pagliai ha proseguito la sua collaborazione con la tv, prendendo parte a commedie e sceneggiati con ruoli primari (Amico mio, o per la tv francese Arsenio Lupin) e anche partecipando a famose trasmissioni come La grande notte in più di 50 puntate. Per il cinema numerose sono state le partecipazioni: con registi che vanno da Giovanni Fago a Luigi Comencini con cui ha girato Dio mio come sono caduta in basso e Cuore per la tv.
Quirino Principe
Nato a Gorizia martedì 19 novembre 1935, laureato in filosofia a Padova nel 1956, già ufficiale di artiglieria da montagna, ha insegnato nei Licei Classici, poi nei corsi superiori di musicologia del Conservatorio di Milano, all’Università di Trieste (storia della musica moderna e contemporanea, 2000.2005), all’Università di Roma Tre (filosofia della musica, 2005-2011). Attualmente insegna drammaturgia musicale, librettologia, metrica e retorica nell’Accademia per l’Opera (Polo Universitario) di Verona. Fra i suoi libri: Mahler (1983), Strauss (1989)¸ L’opera tedesca 1830-1918(2004), Musica (2010), Wagner e noi:”Lohengrin” (2012), L’umano atterrito dal soprannaturale: “Tannhäuser” (2013). Ha pubblicato Il libro dei cinque sentieri (poesie, 1973, Premio “Sebeto” 1974); in forma interamente poetica sono i suoi testi teatraliSpeculum mundi (2007, musica di Mario Pagotto), Sull’onda del Danubio verso Oriente(2008, musiche di Johannes Brahms), Sul mare amaro dell’amore (2008, musica di Silvia Colasanti), L’acqua, il mondo e l’oltremondo (2011, musica di Quirino Principe), tutti rappresentati, con lui stesso come voce recitante. Altre sue poesie sono raccolte in volumi antologici. Poesie di Quirino Principe sono state messe in musica da Bruno Bettinelli, Marlena Kessick, Sonia Bo, Massimo Di Gesu. Autore d’innumerevoli saggi e testi teatrali, traduttore d’innumerevoli testi poetici e di molta narrativa dal tedesco e da altre lingue, ha ricevuto il Premio “Ervino Pocar” 1991 per la traduzione dal tedesco, il Premio Imola 2007 per la critica musicale, il Premio “Città di Gorizia” 2005, il Premio per la diffusione della cultura della Regione Friuli Venezia Giulia (2008), il Premio “Frascati” per la filosofia (2010), il Premio “Friulani della Diaspora” 2012. Quirino Principe è lo “storico” curatore (1970) dell’edizione italiana del Signore degli Anelli di John Ronald Reuel Tolkien. Dal 1992, collabora ininterrottamente al supplemento culturale del «Sole 24 Ore». Quirino Principe ha ricevuto nel 1996, dal presidente della Repubblica d’Austria, la Croce d’Onore di 1a Classe “litteris et artibus”. Nel 2009, è stato nominato dal Presidente della Repubblica Italiana cavaliere per meriti culturali e artistici. Da sempre, conduce una battaglia senza tregua per il conseguimento di tre obiettivi: (a) l’introduzione della musica come insegnamento obbligatorio e curricolare in tutti gli ordini e gradi dell’ordinamento scolastico italiano, (b) la promozione della lingua e della cultura italiana contro l’abuso idiota di forestierismi e soprattutto di anglicismi (e l’ammonimento a studiare le lingue classiche, greca e latina, come irrinunciabili strumenti di memoria storica e d’identità occidentale e laica), (c) l’affermazione intransigente e assoluta della laicità nelle istituzioni e nella legislazione dello Stato italiano contro ogni pretesa o velleità confessionale.
Daniele Giorgi
Direttore d’orchestra, compositore e violinista, Daniele Giorgi considera una ricchezza irrinunciabile dedicarsi alla musica da più prospettive. Nato a Firenze nel 1970, si diploma in violino con il massimo dei voti presso il Conservatorio Luigi Cherubini perfezionandosi in seguito al Conservatorio (Scuola Universitaria di Musica) della Svizzera Italiana. Dal 1999 violino di spalla dell’ORT – Orchestra della Toscana, nel 2003 inizia a dedicarsi alla direzione d’orchestra sotto la guida di Piero Bellugi e Isaac Karabtchevsky. Nel 2004 vince il 2° premio assoluto all’ottava edizione del Concorso Internazionale per Direttori d’Orchestra “Antonio Pedrotti” di Trento, aggiudicandosi inoltre il premio speciale del pubblico e il premio per la migliore esecuzione del brano di musica contemporanea. Da quel momento collabora con numerose orchestre fra cui la Haydnorchester di Trento e Bolzano, l’Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari, l’Orchestra Filarmonica Marchigiana, l’Orchestra di Padova e del Veneto, l’ORT – Orchestra della Toscana, la Czech Chamber Philharmonic.
Nel luglio 2006 ha inaugurato il 31° “Cantiere d’Arte” di Montepulciano, festival internazionale fondato nel 1989 da Hans Werner Henze. Nel settembre 2006 è stato invitato alla “Sagra Musicale Umbra” sul podio dell’Orchestra della Toscana per la prima esecuzione italiana di Die beiden Pedagogen di Mendelssohn. Nel 2008 è stato preparatore della Symphonica d’Italia per i concerti diretti dal M° Lorin Maazel. Dal 2004, anno in cui è nata la Stagione Sinfonica della Fondazione Pistoiese Promusica, ha collaborato regolarmente con l’Orchestra Promusica come direttore per nove Stagioni. Accompagnati dalla sua bacchetta hanno suonato solisti come Yuri Bashmet, Kolja Blacher, Stanislav Bunin, Michele Campanella, Renaud Capuçon, Umberto Clerici, Roberto Cominati, Enrico Dindo, Ingrid Fliter, Ilya Grubert, Freddy Kempf, Karl Leister, Viktoria Mullova, Igor Oistrakh, Miklós Perényi, Boris Petrushansky, Marco Rizzi, David Russell, Viktor Tetriakov, Francois-Joel Thiollier. Dalla Stagione 2014/2015 è il Direttore Musicale della Stagione Sinfonica della Fondazione Pistoiese Promusica.
Prevendita Biglietteria Teatro Manzoni 0573 991609 – 27112; per informazioni e per il programma completo della stagione Fondazione Pistoiese Promusica www.fondazionepromusica.it –info@fondazionepromusica.it 0573 974246/974249