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The End Is The Beginning, il notevole debutto di Mirror Of Haze

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di Irene Tempestini

 

‘The End Is The Beginning’ è il debut album del progetto solista norvegese Mirror Of Haze. Top album Zest di marzo

 

 

‘The End Is the Beginning’ (Wave Records) è l’album di debutto dello sconosciuto, almeno in Italia, progetto solista rock post-punk / gothic, di Mirror of Haze, al secolo Vadym Markov, talentuoso norvegese di Oslo. Registrato durante i mesi di pandemia del 2020, cattura l’atmosfera di un periodo che non ha precedenti nella storia moderna. Un album che trasuda ansia e calma allo stesso tempo, grazie alle chitarre piene di riverbero, ai beat ritmici della drum machine e alla voce profonda quanto inquietante. Otto tracce con netti richiami al passato, che ricordano i The Chameleons e i The Fields Of The Nephilim, e artisti moderni come Drab Majesty e Then Comes Silence. Dal punto di vista dei testi, l’album si basa su alcune eterne questioni filosofiche sulla vita e la morte, nell’ambientazione distopica post-apocalittica, prendendo ispirazione dalle suggestive immagini di ‘The Waste Land’ di T.S. Eliot.

Il fulcro da cui si origina l’album, deriva dal tragico momento dovuto alla pandemia, che porta Mirror Of Haze a riflettere e a chiedersi quanti si siano aggrappati alle abitudini per non sprofondare, quanti abbiano visto comunque in questa situazione un’opportunità per cambiare e migliorare, quanti siano caduti nel baratro più oscuro e, infine, quanti abbiano vissuto e vivano un mix di tutte queste situazioni ed emozioni. Un album che è la metafora di un paesaggio post-covid apocalittico, fatto di atmosfere surreali, caotiche, fluttuanti, intrise di dramma e ansia, il tutto controbilanciato da una sorta di calma e consapevolezza.

Queste le parole di Mirror of Haze sull’album: ‘Dietro finestre chiuse e porte chiuse, i nostri ricordi lontani stanno lentamente scivolando nel vuoto della realtà. Gettati sottosopra nell’aria, stiamo fluttuando tra il pensiero razionale e il caos. Non c’è presente, passato o futuro, solo questa sensazione sfuggente di eterna solitudine. I fiori sbocciano e svaniscono un numero infinito di volte, nel tempo e nello spazio infiniti. La fine è l’inizio e l’inizio è la fine. I nostri tentativi di rompere il cerchio ci portano al punto in cui tutto è iniziato. Per sempre perso nel labirinto della vita, invisibile e sconosciuto, questo stesso momento è già dimenticato.’

Drifting Into The Void è la prima traccia che subito ci immerge nella dimensione surreale e post-apocalittica che caratterizza l’intero album. Atmosfere mistiche dai suoni dark potenti e drammatici, accompagnati da voci profonde e terrificanti.

Merry Go Round Spinning è la seconda traccia, altra ottima prova di Vadym, capace di creare linee ritmiche e melodie affascinanti. Upside Down In The Air ci accarezza con i beat della drum machine, i suoni oscuri e le atmosfere altrettanto cupe. Melodie conturbanti e voci gravi amplificano il senso di profonda nostalgia e di caos che ritroviamo come costante.

Prisioners Of The Maze prosegue il pellegrinaggio oscuro tra le linee ritmiche e le chitarre struggevolmente piene di riverbero.  Una sorta di ode alla morte e alla rinascita, in quel ciclo costante che disarma e allo stesso tempo rappresenta l’unica scintilla per la ripartenza.

In The Hyacinth Garden conquista con una intro strumentale davvero bella. Come sempre ben strutturate le melodie e convincenti i suoni e le voci. Una traccia struggente, intrisa di note nostalgiche, come la successiva Forgotten Places, Forgotten People.

Listen To Trees è un bel tuffo nell’oscurità; ancora una volta quel senso di ansia tanto caro al talentuosissimo Mirror Of Haze è protagonista assoluto. Il viaggio apocalittico termina con Thunder Without Rain, dai toni perfettamente spettrali, ed ennesima ottima prova per un album di debutto davvero notevole.

 

>>THE END IS THE BEGINNING E’ TOP ALBUM ZEST DI MARZO<<

 

Mirror Of Haze è il progetto solista di Vadym Markov, voce, chitarra, drum machine, keyword.  E noi di Zest siamo felici e orgogliosi di poterlo far conoscere anche in Italia.

The End Is The Beginning tracklisting:

  1. Drifting Into The Void
  2. Merry Go Round Spinning
  3. Upside Down In The Air
  4. Prisioners Of The Maze
  5. In The Hyacinth GArden
  6. Forgotten Places, Forgotten People
  7. Listen To Trees
  8. Thunder Without Rain

mirror of haxe cover album 2

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