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Recensione – NonostanteClizia, “La stagione animale”

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di Alberto Mariotti

 

 

I NonostanteClizia, che prendono il nome da un romanzo dello scrittore noir italiano Andrea G. Pinketts, sono un giovane gruppo piemontese originario di Aqui Terme e ” La stagione animale” (Alabianca/Warner, 2015), è la loro seconda uscita discografica (prodotta da Riccardo Tesio dei Marlene Kuntz e Gianni Maroccolo) dopo l’EP “Bang!”, pubblicato da Venus Dischi nel 2013.

La cifra stilistica della band è una personale miscela tra ruvidezza post-punk e  un’eleganza tipica di certo rock cantautorale  nostrano degli ultimi anni.

I ragazzi hanno il pregio di non assomigliare troppo a qualcun altro o allinearsi troppo ai canoni di un determinato genere, tanto da potersi  permettere il lusso di citare a cuor leggero il tema della splendida By this River firmata Brian Eno in Adolescenza, uno dei brani chiave dell’album. Lo stesso brano viene ripreso, in maniera più mascherata, anche nel singolo David Hemmings, dedicato all’omonimo attore, protagonista di Blow-Up e Profondo Rosso.

Le citazioni letterarie e cinematografiche sono numerosissime (Degas, Eugenides, Antonioni, Aronofsky) ma ben integrate nella narrazione, perchè i NonostanteClizia non perdono mai di vista ciò che a loro interessa di più: raccontare storie.

La stagione animale può considerarsi infatti una sorta di concept sui conflitti adolescenziali in un contesto quieto e familiare (ma solo superficialmente) di una provincia che sprofonda dentro ai suoi stessi vizi e in cui: «gli istinti animaleschi risultano predominanti, nonostante una società apparentemente non coinvolta in tali istinti».

Benché gli intrecci strumentali siano quasi sempre efficaci e ben congegnati, spesso sono proprio i racconti a rubare la scena; c’è una ricerca ossessiva del paradosso e le parole tendono continuamente a mettere in evidenza i contrasti irrisolti e spesso irrisolvibili dell’avere vent’anni, o anche di meno. Il tono neutro o addirittura distaccato di Valerio Gaglione (voce e chitarra) contribuisce a incrementare ancora di più questo senso di straniamento (e di sbandamento) evocato dalla folla di anti-eroi che popola le loro canzoni.

 

Gli episodi migliori sono quelli che accentuano queste peculiarità, sia a livello musicale che lirico: nella breve sfuriata post-punk di Mary Garret il cantante si impersonifica nell’omonima ballerina e scrittrice italiana (il suo vero nome è Maria Francesca Garritano), che fu temporaneamente estromessa  dal mondo della danza per aver portato alla ribalta i suoi problemi di anoressia.

Le altre due perle del disco sono invece i brani più dilatati e atmosferici: Crema è quello più tipicamente cantautorale e apparentemente semplice, ma i contrappunti chitarristici e i delicati rintocchi di vibrafono dimostrano un’ottima sensibilità musicale e un gusto per l’arrangiamento non comune. La finale Barbie California è statica come una fotografia scattata a bordo piscina “sotto un sole patinato”, una spietata carrellata su un’umanità sconfitta ma ancora attaccata alle proprie stupide illusioni, praticamente l’equivalente musicale di un film di Todd Solondz.

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I NonostanteClizia hanno concepito un’opera coerente e intelligibile e hanno dimostrato di avere, oltre a un ottimo spirito di osservazione, la giusta dose di sensibilità e umanità per leggere, interpretare, trasfigurare e raccontare le nostre vite con grande acume e una saggezza davvero sorprendente per la loro età.

Tracklist NonsoloClizia “La stagione animale”:

  1. Emma Chiara & Clara
  2. Ingrid
  3. Adolescenza
  4. Olimpiadi
  5. La nausea
  6. Crema
  7. La stagione animale
  8. Mary Garret
  9. Se dovessi addormentarmi
  10. David Hemmings
  11. Barbie California

 https://www.facebook.com/Nonostanteclizia

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