Patrick Watson, recensione di “Better in the shade”, top album del mese
di Irene Tempestini
Patrick Watson, recensione di “Better in the shade”, top album del mese
Patrick Watson, il talentuosissimo compositore, cantautore e produttore torna, finalmente, con il settimo album “Better in the shade”, uscito oggi, 22 aprile 2022 via Secret City Records. L’album contiene 7 tracce cucite magistralmente con un filo narrativo e musicale che rende il lavoro intenso e delicato al tempo stesso. Nel disco ritroviamo anche la storica collaboratrice Mishka Stein.
Watson unisce strumenti classici quali il piano e gli archi a sintetizzatori modulari, che mantengono il suono caldo e naturale, sposandosi alla perfezione agli altri strumenti, senza creare distanze e disarmonie. Andrew Barr dei Barr Brothers ha aggiunto la batteria partecipando alla registrazione dell’album.
Better in the shade è la title track che ci accoglie con un tappeto suadente di piano e voce, a cui si aggiungono archi in un crescendo emozionante. Un racconto delicato quanto intenso.
Height of the Feeling è il singolo che ha anticipato l’uscita dell’album. Scritto insieme ad Ariel Engle di La Force, colpisce con i suoi suoni contemporanei e la doppia voce, creando un mix apprezzabilissimo.
Ode to Vivian ha un inizio struggente affidato al piano, che disegna nella nostra mente scene romantiche da film in bianco e nero. Traccia affascinante, delicata, struggente.
Little Moments vede l’intensificarsi dell’emozione della precedente traccia, grazie ai cori e alla ritmica. Il brano è arricchito da rumori di vita reale, presi dalla strada, elevati da architetture musicali importanti. Blue è un brano nostalgico, con la voce sussurrata e i suoni delicati come una carezza.
La la la la la è pura, diretta, essenziale. Una semplicità dannatamente efficace. Star incanta con i suoni ricercati, l’atmosfera ambient che come un drone ci fa planare sopra paesaggi onirici. Ancora una volta l’eleganza compositivia, musicale, vocale e la narrativa dei brani, ci trasportano altrove, facendo vagare la nostra coscienza alla ricerca del significato profondo dell’essere.
L’album vede Patrick Watson, come afferma lui stesso, “negoziare un mondo in cui non sai più cosa è reale”. I testi sono una raccolta di piccoli pensieri che aveva in mente e il lavoro fatto per arrangiarli e apportare una decisa componenete elettronica, è di altissimo pregio.
L’artwork è realizzato dalla giovane artista Elisabeth Perrault.
BETTER IN THE SHADE TOP ALBUM DI APRILE
Better in the shade tracklisting:
- Better in the shade
- Height of the Feeling
- Ode to Vivian
- Little Moments
- Blue
- La la la la la
- Star
BIO
Il cantautore canadese ha pubblicato sette album in studio, ha vinto un Polaris Music Prize e collezionato più di 600 milioni di streaming. È stato nominato ai JUNOs, ADISQ, GAMIQ e Étoile Galaxie.
Ha scritto e recitato nel fim di Wim Wenders “Everything Will Be Fine“, ha composto oltre 15 colonne sonore di film e le sue canzoni sono state inserite in diverse serie tv tra cui Grey’s Anatomy, This Is Us, The Walking Dead, The Blacklist, The F Word, American Teen.
Patrick Watson che da sempre compone, suona e registra i suoi album con la sua storica collaboratrice Mishka Stein, giunge a questo ultimo album pubblicato oggi, dopo i prolifici ultimi anni – nonostante la pandemia mondiale – in cui ha rilasciato diverse canzoni (A Mermaid in Lisbon, Que reste-t’il de nos amours, Lost with You) che hanno fatto seguito al suo precedente pluripremiato album, Wave, pubblicato nel 2019.
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