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Mi rialzerò, brano per i 193 lavoratori della Smith Bits di Saline di Volterra

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Massimiliano Maso Dessì e Antonio Bartalozzi (Maniscalco Maldestro) hanno realizzato un video di protesta e solidarietà con i lavoratori che rischiano di perdere per sempre il loro lavoro

smith bitssmith bits un videoclip musicale contro la chiusura

di Riccardo Tronci

C’era una volta un piccolo paese dove ogni giorno, senza una ragione apparente, le persone perdevano il lavoro. Nello stesso piccolo paese si leggeva poco, si studiava meno, ma ci si riempiva sempre la bocca con parole come “ricerca” o “rinascimento”.

Due domande a cui si tende sempre a dare la solita risposta. Hai perso il lavoro? Non ci posso fare niente. Non leggi e non sai scrivere? Non ci posso fare niente.

Una professoressa illuminata in parte (e non solo nel senso che la luce in quell’aula proveniva solo dall’interstizio di due palazzi), una volta, nel silenzio ammutolito della classe, disse: “Studiate. Leggete. Imparate. Questo è l’unico modo che avrete per difendervi”.

Cosa che nel piccolo paese era ben nota, infatti quelli che inneggiavano alla cultura, al bene pubblico, che ardimentosi protestavano contro la caduta in miseria delle rovine antiche, venivano considerati come pazzi. Quelli che comandavano si buttavano in testa secchiate d’acqua ghiacciata, per sostenere la raccolta fondi per la ricerca, ma una volta asciutti non stanziavano fondi per la ricerca.

La cultura era ormai quasi esclusivamente cul-tura, affidata a programmi televisivi di dubbio gusto ed empatia, ricette di primi piatti speziati o altisonanti e roboanti monologhi di vecchi pallidi artisti che volendo spiegare tutto non spiegavano mai niente. Ma lo facevano tra gli applausi, arrivando in sella a un cavallo bianco.

E le persone continuavano a perdere la coscienza. E il lavoro. E sempre qualcuno a protestare, qualcuno su di una gru, qualcuno che scioperava, qualcuno preso a manganellate dalla polizia, e sempre la solita risposta: non ci posso fare niente.

Massimiliano Maso Dessì e Antonio Bartalozzi (Maniscalco Maldestro) hanno provato a darne un’altra, di risposte. Senza essere interpellati hanno deciso di incidere un brano per le 193 persone della fabbrica Smith Bits di Saline di Volterra che rischiano di perdere per sempre il lavoro, a causa di una minaccia di chiusura improvvisa e totale. Si tratta di una fabbrica d’eccellenza di trivelle per estrazione del petrolio, la stessa che produsse la punta che salvò i minatori in Cile nel 2010, ostaggi di una miniera.

Ecco la cultura. Quell’insieme indefinibile aggregato di idee, empatia, emozioni, memorie, studio ed esigenza comunicativa che parla e racconta. Mentre sulle reti televisive una non definibile voce disgraziata canta Bocca di rosa come se fosse un coro da stadio, qualcuno attacca il jack del proprio strumento per far risuonare tutt’altra musica.

Cambiare la cultura per cambiare il mondo è questo. O quantomeno questo può essere un inizio. Quello che viene spesso detestato, quello che spesso è silenzioso, attaccato a un chiodo in un museo, è stato alla nascita roboante, ha urlato, squarciato il muro del suono e commosso, emozionato, violentato. La cultura è empatia, espressione della persona, racconto di vita.

Una canzone al fianco di chi sta vivendo un dramma, di chi sta per perdere il lavoro e vuole lottare con tutto se stesso. Per dire che è necessario ripartire, cambiare cultura. Per dare una risposta che non sia “Non ci posso fare niente”.

Ascoltate, condividete e diffondete il brano, ci potete fare qualcosa.

 

 

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