Li Fangyuan, a Firenze la mostra antologica “Colori indelebili” del grande pittore cinese
Li Fangyuan, a Firenze la mostra antologica “Colori indelebili” del grande pittore cinese
Ispirato dallo stile della dinastia Song e della dinastia Qing, Li Fangyuan è stato allievo di Gao Jianfu e Gao Qifeng, riconducibili alla scuola Lingnan, che ha notevolmente influenzato il suo stile pittorico. Nato in un villaggio del Guangdong, nel sud della Cina, Li Fangyuan ha sempre avuto un legame solido con la sua terra e questo traspare nei paesaggi e nei soggetti animali così frequenti nelle opere, nella bellezza dei colori, nella luce che illumina elementi naturalistici, le montagne, i fiumi e i laghi riconducibili alla città natale.
La mostra “Colori indelebili” propone 36 opere dell’artista che ben sintetizzano la sua lunga carriera, in particolare la sua predilezione per la “collisione dell’acqua”, tecnica che, attraverso acqua o inchiostro versati su carta di riso, consente di creare particolari effetti visivi.
Nei paesaggi l’artista esprime compiutamente la sua tecnica pittorica, delinea atmosfere poetiche alberi, torrenti e laghi che esprimono i diversi stati d’animo dell’uomo e sapienti e semplici pennellate creano armonia tra l’inchiostro nero, il colore e l’acqua, realizzando effetti di stupore e meraviglia. Una riflessione a parte meritano le opere che raffigurano gli alberi di cotone rosso e bambù che sembrano come fluttuare nell’aria, sostenuti dal vento.
Aquile, gru e uccelli, pavoni, galli, dal piumaggio vivacemente colorato e dalla straordinaria espressività, sono ritratti nell’atto dinamico del movimento, mentre saltano e prendono il volo, oppure immobili, circondati da alberi di pino, colline e torrenti, incarnano vigore e intelligenza. Tra le opere presenti in mostra, cattura immediatamente l’attenzione dell’osservatore il dipinto che ritrae l’aquila che sta planando, con le ali aperte, intenta a puntare una preda che si trova nella parte inferiore della composizione. Così, anche nell’opera che rappresenta un gruppo di tre galli dalla cresta carnosa e colorata di un bel rosso vermiglio, nel momento in cui emettono il loro canto sono talmente vivi e realistici che sembrano sul punto di volare via.Lasciare intenzionalmente spazi vuoti nei dipinti, spazi bianchi, è una tecnica comune nella pittura cinese, dove il nero è colore molto ricorrente, pertanto pensare al colore bianco come al nero significa aver compreso l’importanza degli spazi vuoti, ovvero qualcosa di cui si ha bisogno per sviluppare il tema raffigurato nel dipinto e l’atmosfera che lo contraddistingue.
Nel 2012, l’opera “A Red Cotton Tree” di Li Fangyuan è stata selezionata dalla biblioteca Sun Yat-Sen della provincia del Guangdong e inclusa nella collezione di calligrafia e pittura del centenario. Nel settembre 2008, nel prestigioso Guangzhou Art Institute, in una sala di diecimila metri quadrati, si è tenuta una sua importante personale dove sono state esposte più di cento oper
Si potrà visitare gratuitamente la mostra “Colori indelebili” di Li Fangyuan dal 2 aprile al 14 aprile 2022 (orari 10-12, 16-19, lunedì chiuso).
Per maggiori informazioni:
Sito web: Circolo degli artisti – Casa di Dante