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Le professioni della moda e le differenze tra couturier, stilista, stylist e sarto

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couturier

 

di Paula Elena Liguori

 

Le professioni della moda e le differenze tra couturier, stilista, stylist e sarto

Stilista e stylist, sarto e couturier, quali sono le differenze fra queste professioni?
Il mondo della moda è ricco e articolato, ci sono molte figure che vi ruotano attorno e a volte possiamo fare confusione fra una mansione e l’altra.
Anche nel quotidiano spesso confondiamo uno stilista con il sarto o con un couturier, oppure non siamo in grado di comprendere appieno la differenza fra la lavorazione sartoriale e quella su misura.
Bisognerebbe scrivere molto, troppo, per spiegare tutto dettagliatamente, così, in questo articolo ho deciso di spiegare il più brevemente possibile qual è la distinzione fra le principali e più nominate figure creatrici di moda.

Fashion stylist

Il fashion stylist crea e gestisce outfits. Non è uno stilista, non disegna o crea abiti!
E’ un esperto di stile e di immagine, aggiornato sulle tendenze e in grado di creare abbinamenti vincenti che mettano in luce linee di abbigliamento, fotografie, riviste e quant’altro o la persona di cui si prende cura.
Si occupa di scegliere, abbinare e realizzare uno stile, curando l’immagine.
Il fashion stylist, o semplicemente stylist, è una figura professionale che si è sviluppata negli anni Novanta attorno agli editoriali delle riviste di moda che presentavano modelle vestite a tema, sempre in modo diverso.
Ma l’arte di creare abbinamenti con abiti e accessori è sicuramente più antica , infatti anche Maria Antonietta d’Asburgo, la moglie del re di Francia Luigi XVI, aveva una persona che le consigliava cosa indossare.
Un fashion stylist può lavorare per riviste, aziende, case di moda, personaggi dello spettacolo o pubblici, ma anche per persone non famose che desiderano curare professionalmente il proprio stile.

Ovviamente, è necessario avere passione per la moda, buon gusto, conoscenza delle tendenze, capacità di relazionarsi e interpretare i bisogni e avere anche una preparazione di marketing che permetta di ‘vendere’ l’ immagine o semplicemente il proprio lavoro.
Per curiosità vi cito alcuni degli stylist di personaggi famosi, ad esempio Nick Cerioni per Achille Lauro, Jovanotti, Maneskin, Nicola Formichetti per Lady Gaga, Lorenzo Posocco per Dua Lipa. E ancora Ramona Tabita per Ghali, Elodie, Marracash, Leslie Fremar per Charlize Theron, Julianne Moore, Jennifer Connelly, Susanna Ausoni per Noemi, Mahmood, Elisa, Francesca Michelin. Julia Von Bohem è la stylist di Nicole Kidman, Jennifer Aniston, Laura Dern, Mimi Cuttrell per Bella e Gigi Hadid, LilyRose Depp, Ariana Grande. Infine Elisabeth Stewart per Julia Roberts, Viola Davis, Gal Gadot, Amanda Seyfried.

 

FashionStylist

Fashion designer o stilista

Il disegnatore di moda, comunemente definito anche stilista, si occupa dell’ideazione e progettazione dei capi di abbigliamento oppure sceglie e determina lo stile delle collezioni.
Lo stilista è colui che pensa, crea e interpreta bozzetti e tendenze. Molto spesso ha un suo atelier dove si prende cura di tutto il processo di creazione. Partendo dall’idea e dal disegno, per poi scegliere i tessuti e preparare il cartamodello, il prototipo, il fitting e finire con la confezione. Il fashion designer si occupa o controlla tutta l’esecuzione del processo.
Lo stilista è sicuramente un artista, ma non è sufficiente questo per essere un fashion designer; è necessario essere anche un tecnico della moda ed avere ottime capacità di relazionarsi e di interpretare necessità, bisogni e richieste.

La differenza sostanziale fra un sarto e uno stilista è che quest’ultimo ricopre un ruolo che richiede di essere artista e tecnico della moda allo stesso tempo, oltre che comunicatore.
Ogni fashion designer usa tecniche o strategie diverse per creare le sue collezioni o i suoi capi singoli. C’è chi si basa sulle tendenze del mercato o suoi trend futuri, chi si lascia ispirare dal tessuto, dal colore o dalle forme, chi insegue una idea di cultura o interpreta una personalità.
In ogni caso lo stilista disegna le linee e le forme, decide i colori e i tessuti.
Spesso viene immaginato come un creativo o anche un provocatore visionario e abbiamo grandi nomi italiani che spiccano in questo settore.

 

FashionDesigner1

Sarto/a

Il sarto o la sarta è l’artigiano che esegue i lavori di taglio e cucito per la confezione, la modifica e la riparazione di abiti.
La sua attività comprende l’assistenza al cliente, la scelta del modello e dei materiali, la preparazione del cartamodello, il taglio del tessuto, le prove di misurazione e le relative modifiche, e infine la cucitura, la rifinitura e la stiratura.
La sartoria italiana ha una storia secolare, infatti Papa Gregorio XIII istituì la prima Università dei Sartori nel 1575. Il termine deriva dal latino “sartor” che significa “restaurare”.
In particolare nel nostro Bel Paese le sartine hanno dettato la storia della moda dal primo dopoguerra agli anni 60, 70 arrivando fino alle prime passerelle.
Coco Chanel disse di essere stata per tutta la sua carriera “solo una semplice sarta”, prima di diventare la stilista che oggi conosciamo.

 

sarto

 

Couturier o Couturiere

Questa professione racchiude in sè tutte le mansioni sopra elencate, e possiamo dire che un couturier è essenzialmente un fashion designer, ma anche uno stylist e un sarto.
Un couturier crea capi realizzati con metodo sartoriale per i suoi clienti e difficilmente si limita a creare su misura. Unisce la tecnica della sartoria, la duttilità dello stylist e le capacità artistiche del fashion designer.
Per capire bene la differenza di realizzazione fra una sarto e un couturier è utile fare chiarezza su due termini comunemente utilizzati, che vengono spesso confusi fra loro. I termini “su misura” e “sartoriale” non sono la stessa cosa.

Con il termine “su misura” si intende solitamente quando vengono modificate le tre circonferenze di base seno-vita-bacino e viene creato un abito su un cartamodello prestabilito, spesso con l’utilizzo di squadre per le taglie. Questo metodo è quello prevalentemente utilizzato dalle sartorie in generale.
Metodo sartoriale sta a significare che il capo è disegnato in esclusiva e il cartamodello è costruito da zero, tendenzialmente senza squadre prestabilite di taglie e comunque apportando tutte le modifiche necessarie in ogni sua parte. Questo è il metodo del couturier o della couturiere.
Il couturier è prevalentemente un creatore di alta moda, le sue creazioni sono solitamente eseguite con tessuti costosi, ricchi e/o ricercati e presta particolare attenzione alla tecnica e ai dettagli.

Molte volte si prende cura anche di scegliere e abbinare accessori, scarpe e borse e quasi sempre analizza l’immagine e il desiderio per sviluppare capi unici che rispondano alle richieste valorizzando ed esaltando la figura o la linea di abbigliamento.
È la professione dei grandi sarti di una volta, stilista, modellista, sarto, consulente e anche guida agli acquisti. L’arte e la tecnica della sartoria “di una volta” creata dei veri couturier, capaci di realizzare direttamente con il tessuto, di ideare varianti, modificare dettagli, fare accorgimenti, sviluppare cartamodelli, prototipi, togliere difetti, disegnare, ricercare tessuti e accessori e ogni altra mansione necessaria allo svolgimento di questa arte.
Spesso un couturier lavora per una casa di moda ma ce ne sono anche di indipendenti, nonostante, ahimè non siano molti.
In questa attività si sviluppa l’Haute Couture che è sinonimo di lusso, eleganza e unicità; la fusione di arte e moda a cui hanno dato inizio grandi couturiere come Elsa Schiapparelli.
Molti grandi couturier di cui oggi riconosciamo i nomi, hanno iniziato creando capi esclusivi e realizzati con metodo sartoriale per clienti prestigiosi quali i reali, le attrici o le mogli di importanti dirigenti d’azienda.

Molti di questi couturier sono oggi inseriti nella Chambre Syndicale de la Haute Couture, una federazione francese che tradotto significa “sindacato dell’alta moda”. I suoi membri devono essere grandi stilisti a capo di una casa di haute couture e presentare le proprie nuove collezioni almeno due volte l’anno.
Alcuni dei nomi registrati alla Chambre Syndicale de la Haute Couture sono Givenchy, Chanel, Christian Dior, Jean Paul Gaultier e Dominique Sirop.

Oltre alle figure che ho citato qui ce ne sono altre che coprono tutta la catena di distribuzione. Non mancherà l’occasione per approfondire! Ma se volete chiedermi curiosità e ulteriori informazioni scrivetemi pure.

Sito web: Paula Elena Liguori

Instagram: paulaelenaliguori_official

Facebook: paulaelenaliguori

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