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Intervista – Gabriele, Andrea e un fuoco chiamato Depeche Mode

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gabriele congiu e andrea tirimacco Cover the soul of depeche mode on the piano

 

 

di Irene Tempestini

 

Mai, ripeto mai, ci stancheremo di ripetere che è la passione a muovere i fili delle nostre vite, ad elevarci dalla fragilità umana facendoci scoprire energie e stimoli anche là dove tutto sembra collassare sotto il peso delle tante variabili, più o meno negative, che fanno irrimediabilmente parte delle nostre esistenze.

Gabriele Congiu e Andrea Tirimacco lo sanno bene, ed è grazie alla passione fortissima per la musica dei Depeche Mode che hanno superato alcuni ostacoli, intrapreso il percorso delle loro vite e trovato così il proprio angolo di Paradiso.

Da questo è scaturito il desiderio di dare alle stampe due libri (Gabriele Congiu ha una sua casa editrice, la GC Edizioni) il primo, dal titolo ” Camminando verso i Depeche Mode”, in cui Gabriele racconta come tutto è iniziato, come ha scoperto la band di Basildon, il primo concerto, e una serie di coincidenze a cui l’autore ha dato una sua personale interpretazione. L’altro, “The Soul Of Depeche Mode On The Piano”, è un’opera didattica per chi vuole riprodurre al piano o alla tastiera i pezzi dei Depeche Mode in chiave acustica, e contiene anche un CD con i file audio e MIDI. Scegliere tra la nutrita discografia dei Depeche Mode non è stata impresa facile, ma alla fine Gabriele e Andrea hanno optato per alcuni tra i brani più belli composti dal genio Martin Gore, quali ‘Somebody’, ‘Shake The Disease’, ‘But Not Tonight’, ‘World Full Of Nothing’, ‘The Things You Said’, ‘Enjoy The Silence’, ‘Walking In My Shoes’, ‘Sister Of Night’, ‘Freelove’, ‘Precious’.

 

“Camminando verso i Depeche Mode” e “The Soul Of Depeche Mode On The Piano”, due bei traguardi professionali e umani vero Gabriele e Andrea?

Gabriele: sicuramente è una grande soddisfazione vedere pubblicate delle opere dove abbiamo lavorato diversi anni, soprattutto perchè si è unita la passione per i Depeche Mode al mio lavoro principale di editore e autore di libri tecnici. Speriamo che queste opere siano il punto di partenza e non solo il punto di arrivo.

Andrea: beh si, è stato il compimento di un percorso durato alcuni anni, svolto parallelamente alla nostra professione, io musicista e titolare di una scuola di musica, che ha portato a un grande risultato a nostro parere, oltre che alla maturazione di una sincera e forte amicizia fra noi. Per quanto mi riguarda è la prima volta che mi confrontavo con un’opera editoriale ed è stata una bellissima esperienza!

 

Come nasce l’idea dell’uno e dell’altro Gabriele?

L”idea di realizzare il libro “The Soul of Depeche Mode on the Piano” è nata da una mia passione per la band e allo stesso tempo realizzare qualcosa che fino ad ora non era mai stato concepito, cioè un libro didattico in cui si spiegasse come si potessero interpretare al pianoforte alcuni loro brani, cercando di avvicinarci con grande rispetto all’anima del pezzo e alle sensazioni che hanno portato Martin Gore a creare capolavori musicali. Un libro didattico che grazie alla presenza del CD allegato è possibile ascoltare le interpretazioni al pianoforte e voce di Andrea Tirimacco e consultare i file MIDI per poter vedere tutte le note da riprodurre facilmente sulla tastiera.

“Camminando verso i Depeche Mode” era d’obbligo scriverlo, considerate tutte le vicissitudini che ho vissuto dal giorno 11 novembre del 1983 , quando una mia compagna di scuola mi regalò una musicassetta dei Depeche Mode “A broken Frame”, che fu l’inizio di un percorso denso di avvenimenti e ostacoli, che mi hanno portato a conoscere Andrea fino a realizzare con lui il libro “The Soul of Depeche Mode on the Piano”. “Camminando verso i Depeche Mode” è anche una lettura in cui emergono molti segnali positivi e di speranza, dove non sempre i fatti che viviamo apparentemente negativi rappresentano un fallimento, anzi degli ostacoli che ci fanno cambiare strada per raggiungere il nostro vero obiettivo.

gabriele congiu

Gabriele Congiu

 

 

“Camminando verso i Depeche Mode” è un delizioso libro pocket con una cover davvero azzeccata per quello che è il significato profondo del racconto autobiografico: i sogni hanno un senso unico e una volta individuata la direzione niente scuse e procedere! Tu Gabriele associ molte delle tue esperienze e scelte di vita alla musica dei ragazzi di Basildon… spiegaci, cosa significa per te la musica dei Depeche Mode?

Non avere sogni e non avere obiettivi da raggiungere, come dico sempre, significa passare il tempo sulla terra e non essere padroni del proprio tempo della propria vita. Non bisogna aspettare che qualcuno ci bussi alla porta per dare un senso alla nostra esistenza, ma siamo noi che indirizziamo la nostra vita verso un traguardo. La musica dei Depeche Mode mi ha accompagnato e mi accompagna tutt’ora in quello che faccio, e come ho detto nella precedente risposta, tutto è iniziato grazie a una musicassetta e l’ascolto della canzone “Monument”. Tante canzoni hanno segnato la mia vita come “Shake the disease” che ha coinciso con il superamento della terza superiore, dopo due anni di bocciatura, superando così il blocco, e poi è stata una canzone legata alla scelta di Andrea per la collaborazione ai libri sui Depeche Mode, ma per sapere tutti gli aneddoti consiglio di leggere Camminando verso i Depeche Mode. Comunque se mi fossi arreso ai tanti ostacoli trovati, non staremo qua a parlare dei libri, come è successo anche per i Depeche Mode, con le giuste proporzioni, nei periodi non felici che la band ha vissuto, rischiando pure lo scioglimento, ma che invece si sono rivelati fondamentali per la crescita musicale, fino a diventare une delle poche band più longeve del mondo musicalmente e che abbracciano più generazioni di fans.

 

Vorrei rivolgere la stessa domanda anche a te Andrea…

Per me la musica dei Depeche Mode è vita pura! Mi ha accompagnato in molti periodi importanti della mia vita, ma se possiamo fare un parallelismo con la loro carriera, sia nei momenti bui (dark) che in quelli più depressi, o realisti, il messaggio che mi hanno trasmesso è quello forse più banale ma più forte di lasciarsi guidare dalla propria passione e dall’amore. Che poi sono le guide che ci hanno portato a fare il libro. Amore e passione per la musica e l’arte.

 

In “Camminando verso i Depeche Mode” la numerologia ha un ruolo importante; i numeri 11 e 101 tornano spesso associati ad esperienze ora positive ora negative nel corso della tua vita Gabriele. Quindi siamo quello che decidiamo di essere, ma credi ci sia anche qualche forza superiore, qualche energia particolare o destino che dir si voglia, che ricopre un ruolo da protagonista nel film della vita?

Solo dopo tanti anni ho capito che i numeri 11 e 101 erano segnali per farmi arrivare a qualcosa di grande legato ai Depeche Mode. Per questo ho deciso di scrivere il libro Camminando verso i Depeche Mode dove spiego queste vicissitudini. Ribadisco che tutto è iniziato l’11-11-1983 il giorno di San Martino, ma l’11 è ricorrente in tante altre situazioni, come il concerto a Milano dell’11-11-1990 che ho perso all’ultimo momento dove ho per ricordo il biglietto con visualizzate 11 rose, beh tante cose che troverete scritte. Il 101 per citare due situazioni è legato al concerto di Pasadena e ad altri concerti che invece ho vissuto dei Depeche Mode. Destino già scritto? Se fosse così qualcuno si è divertito a farlo e ancora si sta divertendo.

 

Qual è il ricordo più bello che associ subito ad un brano dei Depeche Mode Gabriele, e qual è il brano?

Sono tanti i brani che mi hanno lasciato qualcosa e associo ad avvenimenti, ma dovendo sceglierne tre sono sicuramente Monument , Shake the Disease e Question of time, e nel libro “Camminando verso i Depeche Mode” lo spiego.

 

Stessa domanda per te Andrea…

Era il 2006 e all’epoca andai con la mia ex ragazza a Imola all’HJF per vedere il loro primo concerto che (ovviamente) fu bellissimo. Ricordo che durante il finale di “Stripped” dal vivo mi sono commosso, la melodia di quel pezzo e il suo messaggio per me sono sempre fortissimi. Ma ce ne sarebbero tanti altri da elencare non basterebbe un (altro) libro.

 

andrea tirimacco

Andrea Tirimacco

“The Soul Of Depeche Mode On The Piano” è un’opera didattica per chi vuole riprodurre al piano o alla tastiera i pezzi dei Depeche Mode in chiave acustica ed è rivolto a tutti, anche a chi non è proprio un eccelso maestro di piano. Il libro contiene gli accordi, mentre il CD allegato permette di ascoltare la versione audio e consultare i file MIDI. Come vi siete trovati d’accordo sulla scelta delle canzoni?

Gabriele: Non è stato facile scegliere 10 pezzi, anche se volevamo sceglierne 11, per il discorso legato alla numerologia, ma mi sembrava troppo scontato e innaturale. In primis abbiamo scelto dei pezzi che secondo noi erano state pensate già al pianoforte come Somebody e altri pezzi che nei concerti i Depeche Mode facevano in acustico come Sister of Night, World full of nothing, anche se questa nel live è stata suonata con chitarra e voce. Ma l’elemento più bello era cercare di riprodurre al pianoforte anche quei brani dove il suono elettronico era prevalente come in Precious, una delle mie preferite tra quelle interpretate da Andrea. Per coloro che vorranno riprodurre al pianoforte o tastiera i 10 pezzi, si troveranno i file MIDI che semplificherà l’apprendimento soprattutto a chi non sa leggere uno spartito musicale, ma grazie a un software free può tranquillamente vedere dove mettere le dita sui tasti e iniziare a strimpellare i brani. Fantastico, l’ho provato personalmente e mi sono entusiasmato ancora di più suonando proprio World full of Nothing.

Andrea: penso che la scelta dei pezzi sia stata una delle cose più difficile da fare nella progettazione del libro in quando non era facile trovare i brani adatti sia come importanza che come arrangiamento pianistico. Io e Gabry siamo stati una giornata a vagliare diversi titoli, e ci sono anche pezzi giudicati “grandi assenti” ma che al momento di decidere di inserirli non li abbiamo considerati didatticamente adatti al progetto ma speriamo di introdurre in un volume futuro.

 

Martin Gore ha ascoltato i brani o sa della vostra bella iniziativa? Se sì, ovviamente, vogliamo sapere cos’ha detto…(altrimenti vi chiediamo quando e come pensate di farglielo sapere)

Gabriele: abbiamo da poco inviato delle copie da far avere a Martin e speriamo che siano di suo gradimento. Noi ci abbiamo messo cuore e anima, affrontando l’opera e gli argomenti con il massimo rispetto e delicatezza, cercando di avvicinarci il più possibile alle sensazioni che ha provato l’autore dei testi e musica, Martin Gore.

 

Raccontateci com’è avvenuto il vostro incontro e come vi siete organizzati per realizzare il progetto…

Gabriele: il nostro primo incontro reale è avvenuto a Londra a maggio del 2013 in occasione del Tour Delta Machine allo 02. Naturalmente tutto è iniziato da una mia selezione di potenziali musicisti già dal 2005 che dopo tante valutazioni la scelta è caduta su Andrea nel 2008, non solo per essere un talentuoso musicista e appassionato dei Depeche Mode, ma anche perché mi è parsa una persona con dei valori umani importanti che dopo sono stati confermati, quando abbiamo iniziato a frequentarci e concretizzare il lavoro nel suo studio di Sulmona, l’AT studio.

Andrea: ti racconto come è partito il tutto da parte mia, era il lontano 2008 e pubblicai una cover di “shake the disease” sulla mia pagina youtube, e mi arrivarono molti commenti che mi chiedevano se avessi lo spartito della canzone, e devo dire che non risposi quasi a nessuno perché era improvvisata e poi era noioso rispondere a tutti. Tra tutti però c’era Gabriele che insistette molto (e poi scoprii perché). Aveva già in mente cosa fare e da lì a contattarci e buttare giù le basi dell’intero progetto ci volle poco.

 

Che l’opera sia curata nei minimi dettagli lo si capisce subito dalla grafica, dall’impaginazione, dai dettagli; leggendolo poi vi si trovano, oltre agli accordi, le presentazioni dei brani e le considerazioni di Andrea. Raccontateci il momento in cui avete tenuto tra le mani la prima copia fisica…quali emozioni avete provato?

Gabriele: curare un’opera nei minimi dettagli sia nei contenuti che nell’aspetto grafico, è un elemento che ha sempre contraddistinto le mie opere, altrimenti non sarei ancora qua a parlare di editoria ed essendo una piccola casa editrice non potevo di certo competere con le grandi. La soddisfazione è stata tanta nell’avere finalmente in mano le due opere, che è successo esattamente il 24 aprile notte, il giorno prima dello spettacolo tratto dal libro “The Soul of Depeche Mode on the piano” in un teatro a Cagliari.

Andrea: beh un’emozione enorme, ero in Sardegna, dove poi abbiamo presentato il libro, e ricordo l’ansia, le corse delle ultime ore, i problemi che sono sempre legati a un grande evento, e l’adrenalina. Per noi è stata una liberazione, e la consacrazione di molti sacrifici e la posa del primo mattone per edificare qualcosa di molto più grande…

 

Come promuoverete il progetto? Potete darci qualche anticipazione?

Gabriele: innanzitutto la promozione è già partita con questa prima intervista ufficiale che rilasciamo alla rivista Zest curata con grande passione da te, Irene, che tra l’altro ho saputo sei un’appassionata seguace dei Depeche Mode, quindi ti rinnovo un grazie di cuore per lo spazio dedicato. Infine stiamo preparando dei video e lavorando ad altri spettacoli che a breve annunceremo attraverso tutti i media.

Andrea: oltre alla presentazione ufficiale fatta a Cagliari il 25 aprile scorso e che ha visto il teatro Dettori pieno, stiamo organizzando spettacoli di presentazione in tutto il territorio nazionale e probabilmente anche fuori. Comunque il libro lo si può trovare sul sito della casa editrice www.gcedizioni.it e in altri portali su internet e in alcune librerie di riferimento della casa editrice; inoltre stiamo lavorando alla realizzazione di promo e teaser professionali che andranno su youtube e in onda su vari canali.

 

Gabriele e Andrea prossimi progetti insieme e/o individualmente?

Gabriele: quando incontri persone di valore in una collaborazione come Andrea con la quale è nata anche una amicizia importante, l’unione di buone idee può solo far nascere delle belle cose. Lo dico sempre che l’unione di idee propositive porta sempre a risultati importanti. Il nostro successo è stato già realizzare ciò che qualche anno fa sembrava molto difficile concretizzarsi, ma forza d’animo e la passione, che mi auguro continui il più a lungo possibile, ha avuto la meglio.

Andrea: pensiamo al volume 2 e 3… Ahahah scherzo, ora pensiamo a promuovere il nostro libro, ma da buone menti creative quali siamo, non riusciamo a stare calmi, e stiamo creando qualcosa per il futuro che è sempre legato in qualche modo anche ai DM…. Aspettate e vedrete…

 

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