Intervista – Ambra Rockess e il suo “Holy Hell”
di Irene Tempestini
Riuscire a instaurare un rapporto di stima e fiducia reciproche tra giornalista e intervistato non è affatto facile, anzi. Ma quando questo accade, com’ è successo a chi scrive e all’artista protagonista dell’ intervista qui a seguire, è davvero un’esperienza professionale, e di vita, entusiasmante. Stiamo parlando di Ambra Rockess, giovane cantautrice siciliana 100% rock, a cui Madre Natura, Dio, gli Dei, quel che volete insomma, ha dato in dono una voce importante, passione a prova di urto e un’ indiscutibile bellezza.
Fin dall’età di 11 anni Ambra inizia a scrivere canzoni ispirandosi a Evanescence, Skunk Anansie, Anouk, Tori Amos, Kate Bush, Elisa, Bjork, dando vita ad uno stile che lei stessa ha definito Female Intimate Rock.
L’abbiamo raggiunta a nemmeno due mesi dall’uscita del suo debut album dal titolo ‘Holy Hell’, avvenuta lo scorso dicembre, che contiene 10 tracce prodotte e arrangiate dall’abile chitarrista Umberto Ferro.
Il 18 dicembre scorso è uscito il tuo primo album dal titolo “Holy Hell”… cos’è il Sacro Inferno per Ambra Rockess?
Sacro Inferno… L’Inferno di cui canto non è di certo quello dantesco. Esso è un luogo di perfezione, di bellezza, d’amore eterno in cui soffrire diventa dolce.
Il titolo di primo acchito può sembrare “infernale”, ma in verità quale messaggio hai affidato al tuo album?
Il mio album ha un profondo messaggio d’amore e di sensbilità smisurata. A tratti può sembrare “unholy”, non sacro anziché “holy”, sacro. Ed è proprio questo gioco a padroneggiare fra le dieci tracce
L’album contiene brani in inglese e italiano, ma tu come ti preferisci?
Assolutamente in inglese. Adoro questa lingua perché musicale, breve ed ideale. Ho iniziato a scrivere canzoni in inglese all’età di 13 anni e non ho mai avuto intenzione di modificare questa attitudine. Sono delle rare eccezioni infatti i miei brani in italiano… Ma ho sempre preferito lasciarli in italiano, così come sono nati e mai tradurli in inglese. Sarebbe come far fare un intervento di chirurgia plastica a tuo figlio! Buffo esempio ma la vedo un po’ così!
Tema ricorrente, anzi il tema dell’album, è l’amore, che con la tua voce dai mille colori, e l’uso del piano, riesci a trattare contemporaneamente con grinta ed eleganza. Quali sono le tue fonti d’ispirazione? E come componi le tue canzoni?
Le mie fonti d’ispirazione sono molteplici… Canto dell’uomo che amo, dell’uomo che mi distrugge, di un uomo divino, di un uomo che adoro. Canto della musica che mi emoziona, dell’amore per l’Universo, dell’amore per la bellezza, dell’amore per le donne… Perché adoro le donne che cambiano il mondo. Springtime & Innocence (#2) e Diamanti (#3) sono dedicate proprio alle donne e alla loro forza. Vi rivelo che Diamanti è una canzone scritta contro la violenza sulle donne e un omaggio alla luce che sprigionano.
Il singolo “God is Love”, del quale è uscito anche un videoclip, unisce due delle principali leve che muovono da sempre l’umanità: l’amore appunto, e Dio. Quale ruolo ha nella tua vita la religiosità, o meglio la spiritualità?
Credo nelle forze dell’Universo… Sono sempre andata alla ricerca della verità e la spirituralità ha un ruolo molto importante per me, così come la riflessione. Ho ormai creato una mia filosofia di pensiero e di vita. Credo nella Musica.
Parlaci delle tue esperienze musicali precedenti al tuo debut album…
Nasco prima come autrice, poi come cantante. Da più di 10 anni gioco con la Musica. Ho dedicato la maggior parte dei miei anni, delle mie serate, dei miei pomeriggi a Lei. La Musica è la mia Dea. Ho cantanto per diversi anni con la band dei 7chords: amici, colleghi, una famiglia per me. Abbiamo vinto il Giffoni Music Concept 2008, partecipato al M.E.I. (ed.2008) e prodotto il disco L’attesa (2010). Devo gran parte della mia esperienza a loro che mi sostengono anche adesso che ho intrapreso la mia nuova carriera da solista. Nel mio caso ribalto il detto “dietro un grande uomo c’è sempre una grande donna”: infatti nonostante io sia una cantante solista, ho accanto un grande uomo , un grande artista e un attento sound engineer che ha creduto in me e nella mia musica e mi ha dato l’opportunità di realizzare il mio primo disco solista. Produttore artistico ed esecutivo, Umberto Ferro è il grande uomo dietro una grande Rockess!
Quali sono gli aspetti, musicalmente parlando, che ti piacciono, e quelli che non ti piacciono, della tua terra, la splendida Sicilia?
La Sicilia, luogo meraviglioso, se pensata, lavorata e vissuta con una diversa mentalità sarebbe la Regina delle terre. Fonte d’ispirazione per molti artisti non riesce però ad offrire ciò di cui gli artisti hanno veramente bisogno. Nonostante tutto riesco comunque a trovare un modo per far produrre alla Sicilia i frutti di cui io, come artista, ho bisogno.
Un certo Mr. Steven Tyler diceva, e lo fa ancora con estrema convinzione, di continuare a sognare fino a che i sogni non si realizzano. Ambra Rockess smetterà mai di sognare? E cosa sogna di più per la sua carriera?
Credo non esista un artista al mondo che sia capace di smettere di sognare! Come si fa?! Sognare è intrinseco nell’essere artista. Egli non può produrre arte se non sogna. Nel mio caso, il mio sogno più grande è quello di fare musica per il resto dei miei giorni, continuare a scrivere canzoni nelle quali perdersi. Suonare ed emozionare gli altri tanto quanto mi emoziono io mentre canto per voi che siete l’Universo.
Dove si può trovare l’album?
L’album, distribuito da Believe Digital, è disponibile su tutti gli stores digitali (iTunes, Amazon, eMusic, Spotify,ecc…). Le copie fisiche sono a tiratura limitata ed è possibile prenotarle inviando una mail ad ambrarockess@live.it o dalla pagina contatti sul mio sito internet (www.ambrarockess.com). Spediamo in tutta Italia!
Hai in programma dei live?
Assolutamente sì! Stiamo preparando un Live Unplugged di Holy Hell con i fiocchi.
Qual è la frase, tratta da una canzone, da un libro, un film… che se fosse possibile, ti tatueresti sul cuore?
Di certo, la tatuerò sul corpo: These dreams in which I’m dying are the best I’ve ever had. Rispecchia esattamente il mio modo di vedere l’amore, la musica e la vita.
Spesso le interviste dicono tutto e non dicono niente… c’è qualcosa quindi che vorresti aggiungere a quanto detto fino ad ora? ZestToday è a tua disposizione…
Vorrei soltanto fare dei ringraziamenti. Ringrazio Umberto per il valore che dona al nostro ambizioso progetto, ringrazio chi si emoziona assieme a me con Holy Hell, ringrazio chi acquista i dischi dei musicisti indipendenti, ringrazio chi ci crede. Gli ultimi ringraziamenti vanno a voi di ZestToday. La vostra considerazione per l’arte a 360° è ammirevole e lusinghevole. In esclusiva per ZestToday la nostra versione acustica di Holy Hell, (track #6 dell’omonimo album). Musica di Umberto Ferro, testo di Ambra Rockess. Enjoy!
Tracklist Holy Hell:
01. Prickly
02. Springtime & Innocence
03. Diamanti
04. So Fucking Beautiful
05. You Are In Me
06. Holy Hell
07. God Is Love
08. I Tuoi Occhi
09. La Nostra Vita All’Inferno
10. Dreams
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