Hollow Front, recensione di “The Price Of Dreaming”
di Irene Tempestini
Hollow Front, recensione di “The Price Of Dreaming”
Gli Hollow Front pubblicano oggi il nuovo album The Time of Pricing (per UNFD), dopo il successo di Loose Threads del 2020 e i tour come band di supporto dei Fit For A King, We Came As Romans e Dayseeker.
Dodici tracce in cui la band esprime la gioia di toccare il sogno che stanno vivendo, anche se ammettono di non essere ancora consapevoli fino in fondo se è ciò che volevano e se meritano quello che sta accadendo. L’album è stato scritto durante i difficili mesi della pandemia che ha causato loro, come a milioni di altre persone, attacchi di ansia, depressione, profonda paura. L’incertezza della quotidianità, il futuro che si allontana, viene descritto in brani quali Comatose. In Heritage gli Hollow Front affrontano tematiche attuali quali il razzismo. E ancora nella title track il racconto del prezzo da pagare per avere successo. Servono sacrifici, mesi lontani da casa, dagli affetti. Nell’album troviamo il tema del lutto in Thick As Blood, che racconta la morte del padre del bassista. Questa traccia li ha visti uniti più che mai nella fase di composizione e arrangiamento, proprio perché era necessario ascoltare ogni sfumatura emotiva di chi quel tragico lutto lo stava vivendo sulla sua pelle. Nell’album c’è spazio anche per il terrore che si prova quando si rischia di annegare, il panico che assale nel momento in cui si cerca di riprendere fiato mentre si ingerisce acqua, descritto in Treading Water.
La prima traccia In The Spotlight ci coinvolge immediatamente con un intro strumentale suggestiva e malinconica. La voce calda e intensa, si alterna allo scream pieno di dramma.
Comatose inizia in modo struggente e massiccio allo stesso tempo. Bella la melodia che si fa strada tra i muri di batteria, chitarra e basso, ammorbiditi da sonorità ricercate che rendono la composizione emotiva. Splendido il bridge.
Self Sabotage prosegue la strada nella ricerca sonora apprezzabilissima, a cui fanno da scudo i consolidati muri metal. Lo scream e la voce limpida si alternano in maniera impeccabile. Thick As Blood ha un inizio toccante. La traccia esplode per poi riammorbidirsi. Davvero ottime le dinamiche di questa band.
The Price of Dreaming è un brano tiratissimo che ci spinge verso Better Off, dall’inizio struggente che poi vira fino a farci arrivare in pieno petto una decisa botta metalcore. Gli Hollow Front sono abili nei passaggi tra scream e voce limpida, accelerate e alleggerimenti melodici e ritmici.
Dear Sons è un’altra traccia carica di malinconia, nonostante la potenza sonora massiccia, così come Treading Water. La successiva Two Words Away è un canto leggiadro su accordi delicati, che ci trascinano lentamente nella evoluzione metal a cui ci hanno piacevolmente abituato gli Hollow Front. Intimità e potenza camminano insieme.
Changeling esplode immediatamente con mitragliate decise, così come Heritage, altra traccia inesorabile. Running Away ci riporta nelle terre evocative e malinconiche degli Hollow Front, che in un crescendo esecutivo si trasformano in drammatici scream e muri sonori.
Un album profondo, nelle liriche come nelle composizioni musicali. La malinconia si sposa con la potenza metalcore, dando al contempo forza e dolcezza. La profondità creativa, i sentimenti e le riflessioni di questi giovani e talentuosi musicisti arrivano decisi e senza mezzi termini. Davvero un ottimo lavoro.
Gli Hollow Front sono:
Tyler Tate – voce
Dakota Alvarez – chitarra/voce
Brandon Rummler – basso
Devin Attard – batteria
The Price of Dreaming tracklisting:
- In The Spotlight
- Comatose
- Self Sabotage
- Thick As Blood
- The Price of Dreaming
- Better Off
- Dear Sons
- Treading Water
- Two Words Away
- Changeling
- Heritage
- Running Away