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George Tatge e la sua ‘Italia Metafisica’

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george tatge, angelo del marciapiede, emilia 1993

di Redazione

 

‘Italia Metafisica’

di George Tatge

22 febbraio – 22 marzo

Villa Bardini – Firenze

Orario: da martedì a domenica 10.00 – 19.00 (ultimo ingresso alle ore 18.00) – Chiuso i lunedì feriali.

In occasione della mostra, la cui visita è gratuita, l’ingresso a Villa Bardini è ridotto a €  6.00. Per i visitatori da 7 a 14 anni, studenti, gruppi superiori a 10 pax, ai soci ACI, Touring Club, Unicoop Firenze e FAI ed a chi è in possesso del biglietto di Museo Novecento, Museo di Palazzo Vecchio e Firenze Card, soci FAI Giovani e a chi è in possesso del biglietto del Giardino Boboli-Bardini è ridotto a €  4.00. Per le scolaresche e gli insegnanti accompagnatori è gratuito.

 

‘Italia Metafisica’ di George Tatge è allestita dal 22 febbraio al 22 marzo a Villa Bardini per iniziativa della Fondazione Bardini Peyron dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze col patrocinio del Comune di Firenze e la collaborazione del Consiglio Regionale della Toscana nell’ambito della Festa della Toscana e il contributo di BassmArt, del gruppo Bassilichi. Il curatore è Diego Mormorio.

Nelle 66 immagini esposte vediamo non solo l’architettura, ma anche edifici minori e manufatti di ogni tipo che l’uomo lascia dietro di sé. Tatge ci propone una nuova serie di fotografie scattate in giro per l’Italia, sul tema delle tracce che l’uomo genera e produce, talvolta abbandona. Il rapporto tra natura e uomo lascia il posto a un solo protagonista, l’uomo, e ai suoi interventi sul territorio, con tutti i significati sociali, industriali e religiosi che comportano. Che si tratti di rigorose costruzioni di epoca romana o di anonimi condomini nelle periferie urbane, di imponenti chiese rinascimentali o di desolanti fabbriche dismesse, Tatge vede fondamentalmente una traccia, un’impronta profonda, talvolta nascosta.

george tatge, Ara Pacis, Roma, '07

George Tatge, Ara Pacis, Roma, ’07

Ecco allora frammenti di realtà, giustapposizioni bizzarre e surreali, aperte, grazie all’ambiguità del contenuto, all’interpretazione di chi guarda.

Nell’ambito della mostra viene proiettato il film ‘Light and Silver, The Photographic Life of George Tatge’ del regista italo-canadese David Battistella, con musiche di William Tatge, un compositore e musicista con base a New York e figlio di George.  Dopo Villa Bardini la mostra sarà trasferita in varie città.

L’artista

Nato a Istanbul nel 1951 da madre italiana e padre americano, George Tatge ha scelto, oltre 40 anni fa, di vivere in Italia e di dedicarsi alla scoperta di questa terra affascinante e complessa. Ha così raccontato la penisola con la sua Deardorff 13 x 18cm, una macchina leggendaria a soffietto che produce negativi in bianco e nero di grande formato che vengono stampati dall’autore in camera oscura.

George Tatge, Piscina e mare, Livorno, '10

George Tatge, Piscina e mare, Livorno, ’10

Una tecnica lenta e meditativa per capire un mondo in rapida trasformazione e per produrre immagini che ispirano i visitatori ad uno sguardo lungo e approfondito. Tatge ha trascorso l’adolescenza tra l’Europa ed il Medio Oriente prima di trasferirsi negli Stati Uniti. Laureato in letteratura inglese, ha cominciato a studiare la fotografia con l’ungherese Michael Simon.

Si è poi trasferito in Italia nel 1973, lavorando prima a Roma come giornalista e quindi a Todi, dove ha scelto di vivere per dodici anni, scrivendo per Art Forum e altri, e portando avanti le sue ricerche fotografiche. La sua prima mostra in Italia è stata alla Galleria Il Diaframma di Milano nel 1973 e il suo primo libro ‘Perugia terra vecchia terra nuova’ è uscito nel 1981.

George Tatge, Condominio e colonne, Terni, '06

George Tatge, Condominio e colonne, Terni, ’06

Da allora ha presentato mostre in America ed in Europa e le sue opere fanno parte di collezioni tra cui quella del Metropolitan Museum di New York, del George Eastman House di Rochester, del Houston Museum of Fine Arts, del Centre Canadien d’ArchItecture a Montreal, del Helmut Gernsheim Collection a Mannheim e della Maison Européenne de la Photographie di Parigi.

Dal 1986 a 2003 è stato dirigente tecnico-fotografico della Fratelli Alinari di Firenze per la quale ha condotto campagne fotografiche su tutto il territorio italiano pubblicate in numerosi volumi. Le sue immagini sono state ospitate in sedi prestigiose in tutto il mondo quali The American Academy a Roma (1981), il MASP di Sao Paulo in Brasile (1988), la Biennale di Venezia (1995) il Museo Peggy Guggenheim di Venezia (2005), il Reiss-Engelhorn Museum a Mannheim ( 2003), The George Eastman House a Rochester (2004), il MAXXI di Roma (2007). Nel 2010 ha ricevuto il Premio Friuli Venezia Giulia per la Fotografia. Oggi vive a Firenze.

www.georgetatge.com

 george tatge, Porta Etrusca, Perugia, '83

George Tatge, Porta Etrusca, Perugia, ’83

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