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Gazpacho, recensione del live stream Fireworking At St Croix

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gazpacho

 

 

di Irene Tempestini

 

Gazpacho, recensione del live stream “Fireworking At St Croix”

 

La pandemia, la cancellazione del tour dell’album “Fireworker” del 2020. Cosa decidono di fare allora i Gazpacho? Scelgono di incantare i loro fans con il live stream “Fireworking At St Croix”, direttamente dalla propria sala prove nella suggestiva Fredrikstad in Norvegia. Registrato in video il 25 ottobre del 2020, praticamente in presa diretta, senza luci e in estrema purezza, è uscito per Kscope l’11 marzo 2022, in formati multipli. Musicisti alle prese esclusivamente con la loro musica, la lora ispirazione, il loro incredibile talento. Thomas Andersen proprio a questo riguardo ha detto che: “I Gazpacho sono sempre stati una ‘anti-band’, nel senso che cerchiamo sempre di fare le cose a modo nostro. Per questo motivo, abbiamo voluto un live stream ‘onesto’ eseguendolo esattamente come suoniamo quando registriamo o proviamo nella nostra sala prove”.

Lo stream originale è stato completamente rieditato e sono stati aggiunti 30 minuti di materiale aggiuntivo non incluso nella trasmissione originale, il tutto remixato nello splendido suono surround 5.1. L’edizione Blu-Ray contiene anche 2,5 ore di materiale bonus tra cui video promozionali, interviste e un concerto bonus girato nell’ultima data del Soyuz Tour nel 2019.

Fireworking At St Croix” contiene 9 tracce. Space Cowboy ha un’introduzione da brividi, con la voce calda e piena di emozione che si posa su suoni vibranti e struggenti. La traccia evolve con cambi ritmici e dinamiche eccellenti. Oltre 19 minuti carichi di sensazioni diverse, per una performance strumentale e vocale incredibile.

Hourglass ha dolci tocchi di piano abbracciati alla voce calda e suadente, in un lento crescendo a cui si unisce un coro epico. Splendido il violino, così intenso e toccante. Fireworker ha una ritmica coinvolgente. Impeccabili voce e violino. Le architetture sonore, uniche e inconfondibili, meritano più di un ascolto consecutivo.

Antique ha un’atmosfera tesa e sospesa, placata dalla voce piena e calda. Si fa strada il piano mentre l’intensità progredisce lentamente, avvolgendoci completamente quando subentra il violino. Sapien è un altro viaggio lungo 15 minuti. Ennesima traccia spettacolare, da brividi. La melodia è un flusso di suoni struggenti, accompagnati da una voce che è interprete perfetta di una narrazione così intima e riflessiva.

In Substitute Murder sono ancora piano e voce a introdurci nell’ennesimo capolavoro a firma Gazpacho. Un flusso delicato quanto intenso, elegante e al contempo estremamente potente.  The Walk Part 1 ha atmosfere sensuali, intime, suoni toccanti e carichi di emotività. Una traccia commovente. Anche la successiva The Walk Part 2 conferma l’eccellenza compositiva ed esecutiva di questa straordinaria band. Winter is Never chiude un lavoro superbo. La traccia è sospesa in quella dimensione magica nella quale solo i grandi artistici riescono a condurci. Un inchino ai Gazpacho per averci toccato ancora una volta l’anima.

I Gazpacho sono:
Thomas Andersen – tastiera, programming
Jan-Henrik Ohme – voce
Jon-Arne Vibo – chitarra
Mikael Krømer – violino, chitarra
Kristian “Fido” Torp – basso
Robert R Johansen – batteria

Segui i Gazpacho su:

Facebook: Gazpacho.Official.BandPage

Instagram: gazpachoband

Website: gazpachoworld.com 

Fireworking At St Croix” tracklisting:

  1. Space Cowboy
  2. Hourglass
  3. Fireworker
  4. Antique
  5. Sapien
  6. Substitute Murder
  7. The Walk Part 1
  8. The walk Part 2
  9. Winter is Never

 

  gazpacho cover album Fireworking At St.Croix

Ascolta “Fireworking At St Croix”:

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