Five Finger Death Punch, recensione di “AfterLife”
©Travis Shinn
di Irene Tempestini
Five Finger Death Punch, recensione di “AfterLife”
I Five Finger Death Punch hanno pubblicato nel mese di agosto il nono album AfterLife, prodotto da Kevin Churko (Ozzy Osbourne, Papa Roach, Skillet), per Better Noise Music. La band dei record è tornata con un lavoro contenente 12 tracce potenti e incisive, nello stile che ben conosciamo appartenere loro.
La prima traccia Welcome To The Circus è una gran botta che ci prende subito in pieno. AfterLife stempera un attimo gli animi con un intro strumentale suggestiva, interrotta da improvvise sciabolate metal che accelerano il passo. Scelta azzeccatissima come title track.
Times Like These si caratterizza per le melodie e i suoni più contenuti. Belle le atmosfere e l’immancabile assolo di chitarra. Roll Dem Bones riprende a schiaffeggiarci con colpi metal ben sferrati. Che la band abbia grinta ed energia da vendere è indiscutibile.
Pick Up Behind You è un’altra traccia dalla preziosa melodia, cucita su riff e ritmiche piene e corpose. In Judgment Day i Five Finger Death Punch danno ulteriore prova del loro talento attraverso suoni ricercati e melodie mai banali, come confermano anche le successive IOU, Thanks For Asking e Blood And Tar , queste ultime arricchite anche dall’uso di suoni acustici .
All I Know è un altro bel brano ricco di sonorità ricercate. Gold Gutter spinge con la forza di un gigante fino a The end, che va a chiudere questo nono album davvero ben fatto.
I Five Finger Death Punch sono veramente la band dei record e ricordiamo che AfterLife segue l’uscita del 2020, “F8”, che ha debuttato al numero 1 delle classifiche rock di tutto il mondo.
AfterLife tracklisting:
- Welcome To The Circus
- AfterLife
- Times Like These
- Roll Dem Bones
- Pick Up Behind You
- Judgment Day
- IOU
- Thanks For Asking
- Blood And Tar
- All I Know
- Gold Gutter
- The End
