Emanuele Coggiola, “Dopo la Pioggia” Top Album del Mese
di Irene Tempestini
Emanuele Coggiola, “Dopo la Pioggia” Top Album del Mese
“Dopo la Pioggia” è il nuovo album di Emanuele Coggiola, batterista e membro storico dei Luciferme, gruppo fiorentino prodotto da Gianni Maroccolo. Contiene 14 tracce scritte con l’amico Francesco Milo, autore e editor per Giunti.
I brani, ad esclusione di “In Silenzio” e “Intimo Esilio”, sono stati arrangiati e prodotti da Coggiola, che ha anche suonato tutti gli strumenti tranne il basso. Il processo creativo ha visto prima l’uso esclusivo della chitarra. Solo successivamente sono stati aggiunti altri elementi.
Il filo conduttore che accomuna ogni brano è il doloroso sentimento causato dalla fine di un amore. L’album è pensato concettualmente come suddiviso in due parti. La prima, che comprende le tracce dalla 1 alla 7, rappresenta il momento della separazione, la depressione, la rabbia, l’odio, la disperazione, l’auto isolamento, il rifiuto. La seconda, che comprende i brani dall’ 8 al 14, lascia intravedere spiragli di luce fino ad arrivare ad una nuova serenità e ad una ritrovata consapevolezza di sé . Si dipanano le ombre oscure e riemerge il sentimento di quanto niente sia irrimediabilmente perso, anche se il processo di recupero e rinascita può essere lungo e doloroso.
Le composizioni risultano di elevata caratura, eleganti le melodie e molte le ricercatezze e raffinatezze sonore. Atmosfere sospirate, inizialmente e volutamente trattenute, a testimoniare uno stato d’animo profondamente colpito dal dolore. Lo charme e la carezza calda, ma di grande impatto, della voce di Coggiola, ben si sposano ad un progetto di tale livello. Le stesse considerazioni valgono anche per le voci di Francesca Torre in “Nudo e Fragile”, e Margherita Zavelle De Louvigny in “Imprudenti Bisogni”.
Ascoltando l’album si ha come la sensazione di essere sospesi, di fluttuare entro dimensioni cantautoriali senza tempo. Quel tempo che non può definire e costringere l’idea e l’ispirazione creativa, ma che è altresì necessario e fondamentale per curare le ferite sanguinanti dell’anima.
“Dopo la Pioggia” coinvolge tutti, perché nessuno di noi sfugge al dolore. Ascoltare attentamente i testi, così evocativi e incisivi, lasciandosi accompagnare e guidare nel racconto dalle atmosfere sonore, è un’esperienza rassicurante e confortante. Predomina un senso di inclusione, condivisione epartecipazione del dolore, fino all’alleggerimento e al sereno che arrivano, è proprio il caso di sottolinearlo, dopo la pioggia. Il tutto in un perfetto equilibrio che unisce la migliore scuola cantautoriale italiana, da Fossati a Battiato, a influenze internazionali ed emozionali, attinte da artisti quali Radiohead. Ascoltare per credere.
Emanuele Coggiola, “Dopo la Pioggia”, Top Album del Mese
“Dopo la Pioggia” tracklisting:
- Canzone Per Un Amico
- Nufo e Fragile
- Con Gli Occhi all’Indietro
- In Mezzo ad Ogni Lacrima
- Intimo Esilio
- Un Canto al Cielo
- In Silenzio
- Dopo la Pioggia
- Imprudenti Bisogni
- Non Chiedermi
- Tempo Per Me
- Tight Dress
- Lento Respirare
- Greetings From The Horizon
BIO
Emanuele Coggiola è stato il batterista e membro storico dei Luciferme, gruppo fiorentino prodotto da Gianni Maroccolo. Nel 1997 aprono i concerti del Mucchio Tour di Biagio Antonacci. Nello stesso anno passano la selezione di Sanremo Giovani e nel 1998 partecipano al Festival di Sanremo, a cui segue un nuovo tour. Aprono l’unica data italiana di Brian May al Rolling Stone di Milano. In quegli anni i Luciferme parteciparono a molte trasmissioni radiofoniche e televisive, eventi, festivals e kermesse musicali. Nel Febbraio del 2008, esce la raccolta per i 10 anni di musica dei Luciferme (Venti Occidentali – 1997 2007, Top Music/Cramps).
Negli anni successivi Emanuele comincia a scrivere canzoni proprie e nel 2004 incontra Rodolfo Banchelli con cui collabora per realizzare il primo album solista. Emanuele arrangia e pre-produce l’intero lavoro, suona molte parti di batteria, chitarra, pianoforte, tastiere e realizza le programmazioni. La collaborazione determinate per il progetto è quella con Giovanni Gasparini (Bugo, Litfiba, CSI, Cristina Donà e molti altri) che ne cura il missaggio e ne co-firma la produzione artistica. Nel settembre 2010 esce Quiete Apparente (Nuovi Mondi/EcoProd).
Dal 2009, per 10 anni, Emanuele è impegnato in vari progetti musicali.
Il gruppo acustico Errori di Saggezza, che propone il repertorio di Fabrizio De André, che comprende Giacomo Guatteri (Luciferme) alla chitarra acustica e Fausto Billi, stupefacente reincarnazione vocale dello stesso De André.
Con Gianni Salamone e Giacomo Guatteri ha fatto parte del trio acustico I.Numerouno, decicato a Lucio Battisti, e Basel’una, dedicato alla musica d’autore italiana.
Nel 2019 dà vita ai Discanto, gruppo semi-acustico tributo a Ivano Fossati.
Nel 2016 realizza 2 EP con il gruppo Freigeist, in qualità di batterista, co-autore e produttore. Collabora con Rodolfo Banchelli in vari progetti musicali tra cui, in qualità di direttore musicale, allo spettacolo “Sognando” che vede la collaborazione di Don Backy. Dal 2013 al 2016 collabora con Massimo Altomare nell’Orkestra Ristretta del carcere di Sollicciano a Firenze.
Nel 2020 arrangia, produce e suona il disco di esordio di David Iozzi, Coriandoli di Neve (Harem Sound/EcoProd – 2020).
Sito web: emanuelecoggiola.it
Instagram: @emanuelecoggiola