Curvy Pride, moda e oltre per l’inclusione
di Paula Elena Liguori
Moda e fotografia alla Festa Nazionale dell’Inclusione di Curvy Pride
Curvy Pride nasce come movimento spontaneo per affermare il diritto a un’idea di bellezza non discriminante e altrettanto naturalmente cresce fino ad arrivare all’associazione nazionale che è oggi. Dal primo flash mob del 2013, in cui un centinaio di donne hanno realizzato la scritta umana “Curvy” in Piazza Maggiore a Bologna, fino ad arrivare ad oggi e alla organizzazione di un evento importante come una festa nazionale. Quello che era un movimento naturale di protesta “morbida” contro modelli irraggiungibili e dannosi per promuovere una cultura del corpo, della moda, dello spettacolo e della vita di tutti i giorni in cui essere in armonia con se stessi, ora è diventato una vera e propria Associazione di Promozione Sociale. L’idea dell’inclusione della bellezza è cresciuta e si è ampliata, ed oggi Curvy Pride sostiene il diritto all’inclusione della bellezza e come anche dell’essere se stessi.
La presidente dell’associazione Marianna Lo Preiato afferma: “Troppo spesso veniamo schiacciati dai giudizi e pregiudizi altrui per il nostro aspetto esteriore ed estetico, sguardi accusatori che feriscono come lame taglienti. Fin da piccoli veniamo condizionati da stereotipi che minano la nostra identità, con ripercussioni profonde sulla nostra autostima”.
L’impegno costante delle Socie fondatrici e delle socie e soci che si sono uniti a questo movimento ha portato all’importante realizzazione di questo evento di grande portata, La Festa Nazionale dell’Inclusione, che si è svolta domenica 18 settembre presso il Castello di Santa Severa RM.
L’associazione Curvy Pride– APS in collaborazione con il Comune di Santa Marinella, con il sostegno della Regione Lazio, di Lazio Crea, di CoopCulture e di tutto lo staff del Castello di Santa Severa, hanno dato il benvenuto a circa 2000 persone venute da tutta Italia per l’occasione.
Come socia, sostenitrice e scrittrice Curvy Pride per il blog e per il nuovo libro, non potevo certo mancare all’evento. Fin dal mattino sono arrivata al Castello, assieme a me Marta Losapio della DSML Management manager di modelle/i con cui collaboro, che mi ha fatto l’onore di accettare il mio invito a partecipare.
Ad inaugurare la giornata erano presenti il sindaco Pietro Tidei, a sinistra la consigliera delegata al Castello di Santa Severa Paola Fratarcangeli, la presidente di Curvy Pride Marianna Lo Preiato e la socia fondatrice Simona D’Aulerio; a destra del sindaco Alessio Pascucci, consigliere delegato dal Sindaco della Città metropolitana di Roma Capitale.
La giornata è stata presieduta dalla socia fondatrice Simona D’Aulerio che sostiene che “La vera inclusione si costruisce insieme. La presenza alla manifestazione di rappresentanti di Istituzioni, Associazioni, Enti e Aziende e di migliaia di persone testimonia la volontà di costruire un futuro migliore, volontà simbolicamente palesata con la sottoscrizione del Patto per l’Inclusione, un impegno morale a diffondere la cultura della pluralità della bellezza e dell’essere, contro ogni forma di bullismo, stereotipo e discriminazione per un mondo davvero inclusivo”.
Un susseguirsi di attività che si sono svolte nei vari cortili del castello hanno tenuti impegnati i partecipanti e i visitatori per tutto l’evento
Autori al castello
“Autori al Castello” è stata una delle attività svolte. L’associazione ha pubblicato il suo terzo libro “Mi racconto per te. Il valore delle storie di vita”. Una raccolta di 39 racconti in cui gli autori aprono i loro cuori e le loro vite e raccontano episodi che hanno avuto importanza nella loro vita. Racconti come spunti di riflessione, per porsi e porre delle domande, per comprendere meglio se stessi e gli altri, superare gli ostacoli e per migliorare. Io sono una delle socie scrittrici della raccolta e sono stata intervistata da Antonella D’Innocenzo. Sul mio blog personale ho pubblicato i video dell’intervista. Trovate il libro in libreria o nei principali Store online.
Poso perché
Un servizio fotografico realizzato del fotografo Giuseppe Prisco e ideato dalla modella Laura Morera che svolge il ruolo di “posing coach”. Per aiutare i partecipanti a valorizzarsi e a sentirsi a proprio agio davanti all’obiettivo. Io e Marta abbiamo preso parte molto volentieri allo shooting come forma di comunicazione diretta e inconfondibile del messaggio di autostima e di accettazione, per valorizzare l’estetica della diversità di forme e personalità.
“Vorrei vedere più inclusione e diversità nei media. E mi auguro che ciascuno di noi smetta di essere il peggior giudice di se stesso. Soprattutto per quanto riguarda l’aspetto esteriore. Siamo tutti meravigliosi e unici. La fotografia può aiutarci a ricordarlo” (Laura Morera).
Sfilata di moda
La giornata ha dato spazio anche alla moda e all’abbigliamento inclusivo. Le socie Curvy Pride e alcune ospiti hanno sfilato sulla passerella a testa alta, valorizzate dagli abiti di Sophia Curvy. Scegliere l’abbigliamento giusto, che dia risalto alla propria figura per un risultato finale estetico è la chiave del successo negli outfits. L’iniziativa vuole anche sensibilizzare aziende produttrici, marchi e professionisti ad aumentare la produzione di capi più inclusivi e ad aumentare il limite delle taglie standard per dar modo a molte più persone di indossare capi dalle collezioni. Anche io e Marta abbiamo calcato la passerella a sostegno del messaggio che è stato lanciato.
Le Uncinettine
L’artigianato delle “uncinettine” ha regalato molto colore alla passerella con gli originali capi realizzati per l’occasione, completamente fatti ad uncinetto. Le uncinettine sono donne di varie età che fanno parte dell’associazione “Solidarietà al Quadrato” con la missione di fare solidarietà attraverso il lavorare a maglia e all’uncinetto. Simonetta Cervelli la portavoce del gruppo Solidarietà al Quadrato e dell’associazione AssemblAbili al Quadrato, ci spiega perché è nato questo progetto.
“Quando ero bambina, d’estate era consuetudine uscire a giocare a nascondino per i borghi del paese. Non era pericoloso, ci si conosceva tutti e le mamme e le nonne erano sempre lì a controllare. Lì dove? Davanti a quasi tutti i portoni delle case dove immancabilmente si formavano capannelli di donne che si ritrovavano per fare quattro chiacchiere lavorando, con le loro abili mani, ai ferri o all’uncinetto. Ognuna portava la sua seggiolina da casa, il suo fagottino pieno di gomitoli di lana o di cotone e facevano “salotto”. Spettegolavano nella maggior parte dei casi, ma lavoravano… e anche parecchio! Erano così brave che non avevano neanche bisogno di guardare il lavoro mentre parlavano: le mani e i ferri sapevano da soli cosa fare.
Ed è proprio da questo ricordo che nel 2019 ho immaginato di fare un angolo della mia gelateria/caffetteria di Roma dedicato a tutte coloro che avevano desiderio di stare in compagnia unite dal comune amore per il crochet. In pochi mesi abbiamo raggiunto il numero di ben 70 persone, un numero in continua crescita. Ogni mese confezioniamo corredini per i bimbi e le bimbe che nascono al San Giovanni le cui famiglie si trovano in un periodo di difficoltà… Lavorare a maglia o all’uncinetto abbassa l’ansia e aiuta a trascorrere il tempo in modo più leggero”
La giornata è stata ricca di attività, emozioni e stimoli. Per me è stato un vero e proprio tuffo nella dimensione di Curvy Pride, a Roma vestita di fucsia a rappresentare la pluralità della bellezza. Chi altro si tuffa?
Contatti Associazione Curvy Pride – APS www.curvypride.it
Simona D’Aulerio – curvypride@gmail.com – 3478264983
Instagram: @curvypride_official
Twitter: @curvypride_real
Facebook: Curvy Pride
Linkedin: Curvy Pride