Chiedi alla polvere, un film non riuscito
di Elisangelica Ceccarelli
– “Chiedi alla polvere” (diretto da Robert Towne) e interpretato dal giovane sex simbol Colin Farrell e dalla bella messicana Salma Hayek (“Dal tramonto all’alba”, “Frida”), è un melodramma a metà, sospeso fra un film che poteva essere un capolavoro e che invece in molte parti diventa semplicemente noioso. Tratto dal romanzo di John Fante (autore rilanciato soprattutto dall’immensa pubblicità che gli ha fatto Bukowski in quanto lo ha considerato il suo maestro), “Chiedi alla polvere” è ambientato nel 1939 e protagonista (interpretato magistralmente da Farrell) è lo scrittore Arturo Bandini, figlio di immigrati italiani, in cerca di fortuna a Los Angeles. Sogna successo, donne americane e tanta fama. Sogna soprattutto esperienze. Esperienze da trasportare nei suoi racconti.
Incontrerà invece una giovane immigrata come lui, più sfortunata di lui, perché poverissima e messicana. Alla ricerca di un uomo da sposare si mantiene facendo la cameriera. Fra i due scoppia la passione, celata all’inizio da un disprezzo reciproco (che però nel film viene banalmente rappresentato con piccole schermaglie fra adolescenti), soprattutto da parte di Bandini che vede nella donna lo specchio di se stesso. Umiliare lei significa, in qualche modo, esaltare la sua persona. Ma l’amore non si può fermare, e, dopo un inizio burrascoso, i due troveranno un accordo e si ameranno (in un clima da fotoromanzo) su una spiaggia californiana, corredata da casetta in legno con tendine alla finestra.
Ovviamente non manca la macchina da scrivere dove il giovane autore comporrà il suo romanzo più celebre. Non manca ovviamente il finale strappalacrime con la morte di lei e la richiesta (tardiva) da parte di Bandini di sposarlo. Una bella storia raccontata in maniera piatta e monocorde. Dialoghi fin troppo elementari e regia banale. Non basta la fotografia platinata in giallo per trasportare lo spettatore negli anni Trenta. Tuttavia chi vede questo film non potrà che essere incuriosito dall’autore del romanzo e correrà sicuramente in libreria per leggere il suo capolavoro. “Chiedi alla polvere”: quando il cinema aiuta la letteratura.