Il cappello… matto
di Chantal Busiello
Lo abbiamo visto timidamente uscire un paio di primavere fa e poi con audacia la scorsa estate; ma il debutto vero e proprio è stato questo autunno. Sto parlando del cappello! Io lo adoro, perché il cappello non è solo un “copricapo” ma è un modo d’essere; il modello che indossi indica chi sei, il tuo stato d’animo e anche la tua personalità. E’ quell’accessorio che rifinisce un outfit; diciamocelo è la ciliegina sulla torta.
Ne esistono diversi modelli sia in versione femminile che maschile; ma tutti con caratteristiche proprie. A Pitti Uomo conclusasi pochi giorni fa è stato il vero protagonista; i brands più prestigiosi come Borsalino, Doria 1905 o Panizza 1879 hanno ridato forma ai modelli storici, riadattandoli allo stile odierno.
Anche la moda femminile ha investito su questo fantastico accessorio proponendo e rivisitando tutte le linee dagli anni ’20 in poi; ricchi di materiali e nelle lavorazioni, aggiungono pellicce (Marras), piume (Lanvin) ricami e pietre preziose (D&G).
Ve lo confesso io sono più per le linee classiche; il contagio ha preso anche me e già dalla scorsa estate sfoggiavo il mio Panama di paglia infilata, ma anche la Pamela.
Gli scatti che vedete sono presi dalle mie pagine social e dal mio blog,
solo per dimostrarvi che non serve una costruzione o una fotografia elaborata per portare un cappello, ma basta essere se stessi.
Cercate sempre di essere originali nella vostra individualità, perché come voi non c’è nessuno!
Articolo scritto per zest.today dalla fashion blogger Chantal di http://meiandmydress.blogspot.it/