Home Musica Musica∼ Eventi Bob Log III, l’eccentrico talento americano al The Cage

Bob Log III, l’eccentrico talento americano al The Cage

0 1698
BOB-LOG-III

Questa sera al The Cage Theatre di Livorno, dopo l’apertura di Niki La Rosa Trio con Roberto Luti alla chitarra e Massimo Gemini al sax, arriva dall’America Bob Log III, il musicista cantante song-writer.

Di lui Tom Waits dice “Bob Log è la roba più strana che tu possa mai aver sentito. Non capisci una parola di quello che dice. Mi piace la gente che appiccica maccheroni su un pezzo di cartone e poi lo tinge d’oro. E’ quello che fondamentalmente aspiro a fare anche io.”

E in effetti durante la performance indossa una tuta blu e un casco da motociclista con maschera ad ossigeno collegata alla cornetta di un telefono che usa come microfono e gli permette di aver mani e piedi liberi di suonare rispettivamente chitarra e batteria.

Originario di Tucson, Arizona, è cresciuto ascoltando Chuck Berry, Bo Diddley e gli AC/DC. Entrato in possesso di una chitarra all’età di 11 anni, a 16 anni si innamora del Delta Blues. Inizia la sua carriera con i Mondo Guano, una band metal blues di quattro elementi. Al termine di questa esperienza, Log diventa metà del duo Delta blues Doo Rag con Thermos Malling. Un bel giorno Malling abbandona la band proprio nel mezzo di un tour. Rimasto solo sulla strada per Chicago, Log decide di continuare il tour come one-man band “Ho comprato un elmetto in un negozio d’armi a Lawrence e ho pensato: indosso quell’elmetto, prendo a calci il case della mia chitarra e vediamo cosa succede”. Da li è iniziata una strepitosa carriera da solista.

Il suo personaggio è circondato da una patina di mistero e leggenda. Molta attenzione ha suscitato nella stampa la sua mano sinistra. Fat Possum, la nota etichetta di blues, scrive nella pagina dedicata al songwriter una storia incredibile per cui in seguito ad un incidente in barca, gli venne sostituita la mano sinistra con la zampa di una scimmia. Il mito della zampa fa il giro dei magazine e viene sfatato solo anni dopo dallo stesso Log in un’intervista rilasciata a Bizarre Magazine: “Quelli di Fat Possum erano ubriachi, la mia mano è solo pelosa, davvero pelosa, e veloce! Quando suono la chitarra la mia mano si muove velocemente, molto più velocemente di una normale mano umana”.

Scenicamente l’oggetto che lo contraddistingue è l’inseparabile elmetto “La mia faccia non ha niente a che fare con la mia musica, mi interessa molto di più che la gente presti attenzione a quello che suona la mia chitarra”. Durante un concerto in Svezia il processo di polverizzazione della fodera interna, mescolato all’abbondante sudorazione, gli è costato una congiuntivite acuta.

Da menzionare ancora la controversa e grottesca pratica “Boob Scotch” (che gli ha valso una menzione su PlayBoy) narrata nel pezzo omonimo dall’album ‘Log Bob’, in cui il temerario invita la gente del pubblico ad inzuppare uno dei propri seni nel suo drink, precedentemente predisposto sulla scena.

Apertura delle porte ore 22. Ingresso 10 euro.

 

 

Dopo il concerto come ogni sabato, ad ingresso libero, si balla conLa Svolta Sound & Dome La Muerte.

NO COMMENTS

Leave a Reply