Barabba, pubblicato il video de “L’Ultima Mano” feat. Caterina Trucchia
di Redazione
Barabba, pubblicato il video de “L’ Ultima Mano” feat. Caterina Trucchia
Il progetto elettronico marchigiano Barabba ha pubblicato il video de “L’ Ultima Mano” feat. Caterina Trucchia. Il singolo è tratto da “Primo Tempo”, il primo album ufficiale uscito nel gennaio 2022. Il titolo, “Primo Tempo”, allude a un’introduzione all’universo Barabba e alla sua poetica, facendo riferimento a una certa narrativa “cinematografica” delle storie che racconta e presagendo un auspicabile “Secondo Tempo”.
Elettronica e atmosfere cupe, con downtempo e fusione di linguaggi diversi. Sui beat una voce grave che si muove tra spoken word e una sorta di rap primordiale, con accenni qua e là a melodie soul. Barabba è un personaggio cinico e disilluso, anima tormentata che fatica a confrontarsi con la “normalità”, mette in scena i propri psicodrammi in una specie di continuo flusso di coscienza, raccontando di ansie, fantasmi personali e quotidiane miserie emotive. Il risultato è una sorta di trip hop esistenziale aggiornato all’era della trap e del cantautorato indie.
BIO
Da vent’anni Jonathan Iencinella, Riccardo Franconi e Nicola Amici battono in lungo e in largo il sottosuolo musicale italiano militando in formazioni di estrazione prevalentemente alt-rock come Guinea Pig, Lebowski, Jesus Franco & The Drogas, Lazzaro e Le Ossa, Kaouenn. Dal 2005 al 2013 condividono l’esperienza dei Butcher Mind Collapse, che con due dischi all’attivo e un’intensa attività live si impongono in quegli anni come una delle realtà più interessanti della scena noise nazionale. Nel 2019, accantonate chitarre distorte e batterie tonanti, danno vita al progetto Barabba, impegnandosi nell’elaborazione di una personale fusione tra elettronica e forme contemporanee di canzone d’autore.
“L’Ultima Mano è una riflessione amara su quanto le ferite inferte dalla vita possano condizionarci fino addirittura a definirci. L’io narrante del testo è un personaggio profondamente segnato da vicende negative nei propri rapporti interpersonali, a tal punto da rifugiarsi nella solitudine e nei ricordi per evitare ulteriori sofferenze. Un giudizio senza via d’uscita sul cinismo del destino: non c’è spazio per la speranza, che altro non è che un’illusione. Ciò che viene generalmente identificato con la maturità, nel caso del protagonista consiste nel prendere atto della fine verso cui è diretta ogni relazione umana” dichiara Barabba.