AWOLNATION, il buio e la luce in Angel Miners & The Lightning Riders
Recensione del quarto album della band californiana
27/04/2020
di Irene Tempestini
Angel Miners & The Lightning Riders, è il titolo del quarto album degli AWOLNATION (uscito per Better Noise Music). L’album contiene i singoli The Best, California Halo Blue, Mayday!!!Fiesta Fever, Slam (Angel Miners).
Dieci brani, più due bonus tracks, che rappresentano per Aaron Bruno, mente del progetto, una vera e propria rinascita dopo un periodo oscuro. Nel 2018 infatti, lo studio di registrazione della casa di Aaron, a Malibù, fu distrutto dai devastanti incendi che colpirono la California. Una perdita enorme per Bruno, perchè all’interno dello studio erano conservati non solo strumenti e attrezzature, ma anche i ricordi di anni di lavoro.
Quei tragici momenti, che sono diventati il nucleo fondante dell’intero album, sono emblematicamente racchiusi nella traccia California Halo Blue, che possiamo definire come il fulcro emotivo dell’intero progetto.Un brano dalle melodie e sonorità magniloquenti, che ci proiettano verso qualcosa di memorabile, sontuoso, positivo, sospeso, lontano da tutto, fuori dal tempo; ed ecco così che i suoni ampi, puliti sembrano accoglierci in luoghi incorruttibili. Oltre agli incendi, nel 2018 ci fu anche la sparatoria di Thousand Oaks, evento che colpì ulteriormente il morale di Aaron, che da allora non ha mai nascosto di aver passato dei brutti momenti.
Nonostante il periodo difficile, ha prevalso la voglia di realizzare un nuovo album, ed ecco quindi che il grande sognatore, come lui stesso ama definirsi, ha allestito uno studio in camera da letto, con la batteria posizionata in salotto, e ha iniziato a dedicarsi alle melodie, ai testi e ai suoni.
Nella mente di Aaron l’album doveva essere qualcosa di grande, diverso dai precedenti lavori, un album che proiettasse chi lo ascolta in un mondo alternativo, un luogo/rifugio dalla tragicità degli eventi che spesso ci colpiscono. La luce nel buio è un elemento che ritroviamo spesso, come nel brano Lightning Riders; l’idea dei cavalieri nella luce è nata durante i concerti, invitando ad alzare al cielo e oscillare i cellulari illuminati. L’immagine che ne derivò nella mente arguta di Aaron, fu quindi quella di cavalieri che cavalcano la luce, quella luce che illumina il dramma che chiunque può trovarsi a vivere nel corso della vita.
E per cavalcare la luce, Aaron ha invitato a partecipare all’album Rivers Cuomo dei Weezer (nel brano Pacific Coast Highway In The Movies) ed Edward Sharpe e il frontman dei The Magnetic Zeros Albert Ebert (per Mayday!!! Fiesta Fever).
Sempre proiettato avanti e mai al passato, Bruno ha voluto trarre il meglio dalla sofferenza causata dalla distruzione del suo studio e dal periodo di ansia e prostrazione che ne è seguito, cercando di fare quello che per lui rappresenta il suo meglio. Ed è da questo che nasce The Best, il brano iniziale, che come una zampata lascia subito il segno con liriche importanti, melodia e suoni convincenti.
Slam (Angel Miners) ha in sè belle sonorità Anni 80 ma anche tanta modernità, cambi ritmici e suoni sprezzanti, per un brano caldo, vibrante, conturbante quanto dolce. Qui ironia e tensione si alternano, come si alternano costantemente nel corso della vita, insieme con ombre e luci, ansia e serenità, gioia e paura. Ed è proprio l’altalena emotiva e mentale, che caratterizza l’idea portante alla base del nuovo progetto degli AWOLNATION. Il fuoco ha ricordato ad Aaron quanto può essere terrificante la vita, ed ecco quindi gli Angel Miners a rappresentare l’altro lato della psiche, ovvero il dubbio.
Mayday!!! Fiesta Fever è un tuffo nella creatività magnetica ed energetica di Bruno, un mix tra rock grezzo ed elettronica.
Radical è una traccia dall’ampio respiro, con quel delizioso uh na na na che ci alleggerisce e rimane in mente, alternando dolcezza e potenza, ansia e calma, costante irrinunciabile in ogni brano.
Battered, Black & Blue (Hole In My Heart) è energia pura ma placata da sapienti tocchi sensuali, dolci, delicati. La maestria di Bruno zampilla ad ogni istante, sorprendendoci con i continui cambi melodici, lirici e ritmici.
Pacific Coast Highway In The Movies ci riporta ancora a quella sensazione di ampiezza e leggerezza, grazie alla bellezza dei suoni e della melodia, che ci ricordano come sia possibile liberarsi della zavorra accumulata nei momenti più brutti delle nostre vite.
Half Italian ci colpisce piacevolmente per il cantato forte e incisivo, accompagnato da suoni altrettanto potenti e accattivanti.
I’m A Wreck inizialmente può sembrare la ballad più ballad di tutte, fino a quando si trasforma in qualcosa di unico e innovativo. Musicalmente entusiasmante, così come entusiasmante è il cambio vocale. Il brano è effettivamente l’ultimo, anche se vi sono due bonus tracks; la prima è Jet Pack (Capala) la quale, come un cavallo selvaggio che ben raffigura la controllata irrequietezza di Bruno, appare quasi come un’orchestra che si ribella al suo direttore, generando stupore.
La seconda bonus track è una cover, scelta che può sembrare azzardata, ma non se si è gli AWOLNATION, che ci dimostrano come il talento possa prendere un classico intramontabile come Drive e rendergli omaggio in modo ineccepibile. Il brano risulta così struggente, sentito, perfettamente in linea con l’idea portante dell’intero album, da contribuire alla anelata rinascita di Aaron e dei suoi AWOLNATION. Se con i precedenti album ci avevano sbattuti al muro, con Angel Miners & The Lightning Riders ci fanno volare alto, senza meta, senza tempo, senza paura. Imperdibili i video fino ad ora rilasciati, come al solito frutto di grandi idee e genialità artistica.
>>TOP ALBUM ZEST DI APRILE<<
2.Slam (Angel Miners)
3.Mayday!!! Fiesta Fever
4.Lightning Riders
5.California Halo Blue
6.Radical
7.Battered, Black
8.Pacific Coast Highway In The Movies
9.Half Italian
10.I’m A Wreck
11.Jet Pack (Capala)
12.Drive