Ataraxia, in uscita ‘Quasar’ per festeggiare trent’anni di attività
Gli Ataraxia pubblicheranno il 16 ottobre 2020 il nuovo album Quasar, per festeggiare i trent’anni di attività. Lo abbiamo ascoltato e recensito
Gli Ataraxia, band modenese composta da un ensemble di musicisti, torna dopo due anni dal precedente lavoro in studio “Synchronicity Embraced” e lo fa per celebrare i 30 anni di attività. L’album ‘Quasar’ uscirà il 16 ottobre per AnnapurnA Production. Al suo interno 7 brani che rappresentano, dice la stessa band, “7 archetipi: il numero della Grazia e della realizzazione, i 7 colori dell’arcobaleno, uno per ogni brano, e queste energie informate hanno nomi arcangelici, potenti flussi informazionali che bilanciano i 4 elementi di fuoco, acqua, aria e terra dentro e fuori di noi col quinto elemento eterico sopra la corona.”
Colpiscono fin da subito l’epicità dei suoni e la bellezza delle partiture, in un perfetto mix tra classico e moderno. L’intero album si muove armoniosamente tra atmosfere antiche e attuali, tra sacro e profano. Una sorta di rinascimento sospeso tra dimensioni parallele, in cui elementi fondanti sono l’imponenza e l’eleganza, per un album emotivamente impattante, capace di stimolare voli fantastici su lande sonore inesplorate. Sicuramente anche i più scettici non potranno negare la bellezza dei suoni, delle armonie, delle melodie e delle voci.
Un ascolto non semplice, che richiede attenzione e una certa sensibilità, adatto a chi ama addentrarsi all’interno di zone percettive poco battute. Un’esperienza inusuale, intima, assimilabile quasi ad un mantra o ad un canto religioso. Un album in cui ognuno può trovare un suo significato personale e profondo. Sette brani che toccano corde diverse, profonde e che, in qualche modo, lasciano il segno. Già dal singolo ‘Nebula’ del resto si capiva che non solo gli Ataraxia si erano superati, ma che stavano per consegnare ai fan un gran bell’album. E allora speriamo di rivederli presto dal vivo con le loro rappresentazioni all’interno di palazzi, castelli, piazze, parchi, teatri e di poter nuovamente varcare quella soglia sensoriale, per immergerci in dimensioni lontane e surreali, ma che in qualche modo ci appartengono.
Ascolta il singolo Nebula