Allegories, ascolta il nuovo album “Endless”
di Redazione
“Endless” è il secondo album del duo canadese Allegories, proveniente da Hamilton, città dell’Ontario. Il progetto noise sperimentale a lungo inattivo, è riapparso senza preavviso dopo un’assenza prolungata, rinato come un gruppo pop elettronico d’élite.
Gli Allegories si sono presi 13 anni di tempo per consegnare ai fans la loro seconda uscita. Amici fin dall’infanzia, Adam Bentley e Jordan Mitchell si sono impegnati a lungo in attività musicali non convenzionali; come racconta Bentley, “Nella prima band che abbiamo avuto al liceo, la nostra idea era di fare una canzone di 50 minuti. Ne abbiamo fatta una che durava circa 12 minuti, e poi la band si è sciolta”. Anche dopo aver fondato il loro indie-rock ensemble The Rest, hanno colto ogni opportunità per assecondare le loro inclinazioni più stravaganti. Nel 2007, hanno ricevuto un invito a contribuire con alcuni pezzi alla serie di Terror Tapes del guru del noise Hamilton David Payne, e dal conseguente groviglio di cavi, strumenti e pedali per effetti, sono nati gli Allegories. Il loro entusiasmo per i risultati ha dato vita al loro album di debutto del 2008 Surreal Auteur, che era un tentativo, dice Bentley, “di trasformare quelle improvvisazioni in canzoni pop aggiungendo strati di Beach Boys”.
Ma poi, il progetto The Rest è diventato qualcosa di più impegnativo, ricevendo trasmissioni nazionali su CBC Radio e offerte di tour. E mentre la band alla fine si è sciolta nel 2013, Bentley era già impegnato ad affermarsi nell’ industria musicale di Hamilton, lavorando come produttore e promoter. Bentley e Mitchell hanno costruito uno studio di registrazione nel cortile di casa di Bentley dove i due hanno registrato e mixato band come The Dirty Nil, Basement Revolver e Single Mothers. In tutto questo, il progetto degli Allegories ha trovato un modo per insinuarsi lentamente nelle loro vite, se non altro come divertimento privato per infilarsi tra i concerti organizzati da Bentley e la vita frenetica di Mitchell che possiede e gestisce un ristorante. “Quando The Rest finì”, ricorda Bentley, “abbiamo pensato, ‘perché non dovremmo semplicemente fare musica così per tutto il tempo, perché questo è sicuramente il progetto più appagante che abbiamo mai realizzato”. A partire dal 2014, il duo ha iniziato a scrivere e registrare senza una chiara finalità in mente, dilettandosi in tutto, dalle composizioni neoclassiche ai brani rap.
Quell’irrequieto impulso esplorativo avrebbe portato Bentley e Mitchell a fare da DJ a serate house e hip-hop in città, un’esperienza che alla fineha spinto gli Allegories in una direzione più dance.
Ma oltre a fornire agli Allegories un focus estetico, iDJ set del duo hanno anche prodotto ricerche cruciali. “Abbiamo iniziato a vedere cosa funzionava e cosa no e, soprattutto, quali canzoni non conoscevano ma che avrebbero comunque ballato”, dice Bentley. “Potresti convincere qualcuno a ballare su una canzone di Kanye West, nessun problema. Ma quando le cose oscure funzionavano e continuavano a far ballare le persone, era allora che stavo davvero prestando attenzione. Così quando siamo tornati a pensare al progetto Allegories, non volevamo più fare solo un disco house. Volevamo manipolare suoni e campioni, quindi l’album alla fine si è formato attorno a queste idee”.
Endless trae ispirazione dall’intera storia della musica elettronica. Il mastering dell’album è di Jeremy Greenspan.
Ovunque siano diretti gli Allegories, il duo ci assicura che non passeranno altri 13 anni prima di sentire nuova musica. La scrittura per il prossimo disco è già a buon punto. Ma quando riflette sulla gestazione di Endless e sull’apparente assurdità di pubblicare un album con canzoni risalenti al 2014 in mezzo alle maree musicali in continua evoluzione, Mitchell non è troppo preoccupato e spiega: “Penso che la cosa buona di questo disco sia che ha a malapena senso in qualsiasi momento!”
“Endless” tracklisting:
- Funny Way
- Always True
- Constant
- Pray
- It’s A Parade
- Endless Pages
- Sentimental Hogwash
- Tell Me, Before I Forget
- Ectopic