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Alessio Burchietti si racconta nella sua primissima intervista. Tra studio della musica e tanta voglia di fare

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alessio burchietti

 

di Irene Tempestini

 

Alessio Burchietti, giovane cantante toscano, si racconta nella sua primissima intervista. Tra studio, sperimentazione, consapevolezza e tanta voglia di fare

 

Studiare musica e sperimentare. Questo è, al momento, il desiderio di Alessio Burchietti, giovane cantante toscano classe 2002, che vive sulle colline di Quarrata, nel pistoiese. Ho incontrato Alessio qualche tempo fa, durante il concorso canoro Oste inCanto, tenutosi nella cittadina di Oste (Montemurlo, Prato). In quell’occasione Alessio ha vinto, portando sul palco una versione acustica del brano di Irama “La genesi del tuo colore”, accompagnato alla chitarra dall’amico Giuliano Progni. E a quella vittoria ho contribuito volentieri anche io, come membro della giuria, dandogli il mio voto.

Sono felice quindi di presentarlo e farlo conoscere, non solo per la sua bella voce ma anche per l’ammirevole consapevolezza che ha di sè, cosa rara alla sua età e,  molto spesso, anche in età adulta. Ha dalla sua anche il garbo, la simpatia e l’umiltà, caratteristiche che non guastano mai!

Quando hai scoperto la tua predisposizione artistica?

A sei anni mi sono avvicinato al ballo, spinto dalla mia amata nonna, che è scomparsa recentemente. Mi sono appassionato subito alla disciplina, soprattutto all’hip hop. Negli stessi anni ho iniziato anche a studiare canto, ma quando è arrivato il tempo di iscrivermi alle scuole medie,  ho accantonato le mie passioni, per paura di essere preso in giro. La nonna però non ha mai perso le speranze e ha continuato a insistere affinchè riprendessi almeno a cantare. Un giorno, accompagnando mio nipotino alla scuola di danza dove studiavo in passato, mi sono lasciato convincere a prendere parte ad una lezione gratuita di canto.  Da allora non ho più smesso e ho ripreso il mio percorso con entusiasmo. Non nego di essere ancora attratto anche dal ballo e chissà che non riprenda a studiarlo!

Cosa stai facendo di bello in questo periodo?

Sono in una fase di studio e sperimentazione. Leggo molte biografie di musicisti perché mi aiutano a capire il loro mondo creativo e la loro ispirazione.  E poi, leggendo, mi fanno venire subito la voglia di andarmi ad ascoltare la loro discografia e ne ho proprio bisogno perché, sono sincero, non ho ancora acquisito una profonda conoscenza musicale. E quando sento nomi che non conosco, mi arrabbio con me stesso e vado subito a cercare notizie e album. Purtroppo non è facile districarsi tra la mole di musica che c’è in giro, vecchia e nuova. Molti hanno tanto da dire, altri meno. Spesso sembra quasi che agli artisti chiedano di sfornare un inedito al mese, cosa difficile da fare, a meno che, come accade talvolta, non si buttino fuori brani tutti uguali, con le stesse basi e produzioni, per non parlare dei testi poco curati. Roba fatta uscire solo per qualche consenso immediato, che poi finisce lì. Tutto materiale da spremere, di cui non resta niente. Sarò strano, ma mi interessa poco questo modo di fare musica e non è ciò che voglio fare io. Ho da poco iniziato a studiare il piano e la batteria e da quattro mesi mi sto dedicando principalmente alla teoria musicale, che mi serve per il canto e perché non voglio vestire i panni del cantante ignorante. Come dice il mio insegnante Daniele Narducci, non si può avere solo una bella voce, serve anche un minimo di consapevolezza e preparazione teorica.

Cosa ascolti di solito?

Prevalentemente direi pop, ma sto scoprendo così tanti artisti e generi diversi, che non so dirti in realtà quale sia la musica che più mi appartiene oggi. Seguo l’istinto, i suggerimenti su chi e cosa ascoltare da parte di chi ha più esperienza di me e sono in continuo divenire.

Ti piace stare sul palco ed esibirti?

Sì mi piace e mi agita anche! Non riesco ad essere proprio ‘sciallo’, anche se vorrei esserlo. Mi piacerebbe muovermi di più, ma ho ancora tanto da imparare, quindi non mi preoccupo. Del resto a me interessa esprimere le mie emozioni e se ci riesco stando seduto su uno sgabello, va bene lo stesso. Sono convinto che facendo le cose in modo naturale, senza forzare e senza troppe imposizioni esterne tutto esce meglio e la gente apprezza.

Vuoi essere come sei, senza stravolgerti…

Sicuramente sì! L’idea di stravolgermi e fare qualcosa che non mi appartiene non mi fa impazzire. Sono molto giovane e inesperto e ascolto i consigli di chi ne sa più di me, ovvio, ma so anche quello che non vorrei fare , almeno in questo momento.  Posso sperimentare, ma voglio sentirmi a mio agio e non ridicolo.

Che rapporto hai con i social?

Non simbiotico, anche se so bene che per come funziona oggi, devo farne parte. Non mi piace l’idea di dover buttare lì qualsiasi cosa, e non capisco quando lo fanno anche gli artisti. Oggi siamo saturi in questo senso. La gente vive la vita reale in virtù delle pubblicazioni e del numero dei like .  Preferirei un po’ meno stupidaggini e magari un minimo di attenzione in più alla qualità. Però ripeto, so bene che è fondamentale per un cantante avere un canale YouTube o TikTok per farsi conoscere. E quindi se mi cercate troverete anche me!

Hai partecipato ad altri concorsi oltre a quello di Oste?

A qualcuno quando ero molto piccolo e di recente ad uno a Bologna. Ma mi sono ripromesso che non voglio farmi risucchiare dal vortice di concorsi, talent, casting vari, perché devo pensare a studiare musica. Parteciperò solo ad eventi locali, sfruttando ogni occasione per calcare un palco, mettendomi in gioco e accumulando esperienza.

E se ti chiedessi qual è il tuo sogno?

Con tutta sincerità ti risponderei che per ora penso solo a studiare per capire bene cosa posso fare e quali sono le mie potenzialità. Non penso a dove voglio arrivare, non sarei pronto. Voglio sperimentare, fare esperienze diverse e senza distrazioni per almeno un anno. Voglio conoscere la teoria musicale, imparare ad accompagnarmi dignitosamente al piano, continuare a collaborare con altri amici musicisti come sto già facendo, proseguire a studiare canto. Non ho pretese, devo costruirmi un bel bagaglio prima di poter iniziare a sognare più in grande.

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Alessio con a destra lamico e chitarrista Giuliano

Alessio con a destra l’amico e chitarrista Giuliano

Guarda e ascolta la cover di Alessio Burchietti del brano Lucciole di Blanco:

 

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