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Recensione- “All Your Sins”, il doppio DVD dei Pentagram

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il 28 agosto 2015 esce il nuovo album dei pentagram

di Irene Tempestini

 

A volte nella vita intraprendiamo viaggi che sono lontani dal nostro essere; eppure, spesso, è proprio grazie a questi viaggi che riusciamo ad arricchirci e ad entrare in contatto con l’ ‘altro’, da intendersi quest’ultimo non per forza come qualcosa di fisico bensì di ideale, concettuale, come l’ispirazione, la paura, la tenacia, la passione, la rabbia, l’annichilimento, il desiderio di riscatto e la finale resurrezione dell’essere in quanto individuo e, nel caso di cui andiamo a scrivere, in quanto artista.

La visione di “All Your Sins”, il doppio DVD dei Pentagram (Peaceville/Audioglobe),  leggende dell’ Heavy e precursori del Doom Metal americano, è stato per chi scrive un viaggio illuminante e una scoperta. Sette ore in cui, anche il più diffidente, non può non chiedersi da quale magica ampolla scaturisca il magnetismo di quelle 9 esibizioni, che fanno parte delle collezioni personali della band, tirate via dagli archivi, restaurate, riportate in vita e proposte per la prima volta nude e crude, a testimonianza di un percorso artistico e di vita difficilissimo.

Una camera fissa o poco più, niente fronzoli e tante immagini ‘pure’, che trasmettono intimità e affiatamento tra band e pubblico, come solo ai piccoli clubs è concesso, a differenza degli enormi spazi outdoor, asettici quanto una camera del reparto malattie infettive. Immagini talmente intime e schiette, che basta essere dotati di un minimo di immaginazione per sentirsi quasi fisicamente parte di quegli attimi, arrivando a percepire anche il sudore e il caldo opprimente di quei locali affollati, l’adrenalina e le spinte dei vicini affaccendati in headbanging sfrenati.

Le sette ore di video ci trascinano con un volo pindarico attraverso tre decadi (dal 1983 al 2014), riproponendoci il passato della band (ci sono tutti i classici) e il presente, sul quale oggi puntano i nuovi Pentagram e in particolare il controverso frontman Bobby Liebling, unico membro fisso da sempre, da quel lontano 1970, anno della formazione.

Gli occhi di Bobby sul palco sono ancora spaventosamente sbarrati, ma oggi forse più per una caratterizzante scelta interpretativa che per gli effetti devastanti dell’abuso di droghe. Basta aver visto il drammatico documentario a lui dedicato, “Last Days Here”, per capire quanto ci sia di personale e vissuto nel doppio DVD “All Your Sins”, che non nasconde niente, ma anzi mette sul palco oltre trent’anni di musica, performance, sballi, abusi, cadute mortali e confortanti resurrezioni.

E come l’Araba fenice rinasce dalle proprie ceneri, i Pentagram si sono ripresi con forza la loro storia e la loro band, firmando con la Peaceville Records per la pubblicazione del quarto album da studio, che uscirà la prossima estate. Lunga vita all’Araba fenice, lunga vita a chi non si arrende… lunga vita ai Pentagram.

DVD TRACKLIST:

DISC 1  DISC 2 
1.1          Death Row Live at the Silver Fox – 1983 [01:29) 2.1          The Paragon – 1993 [01:02]
1.2          CBGBs – 1985 [00:28] 2.2          The End – 2010 [01:09]
1.3          The Seagull Inn – 1985 [00:22] 2.3          John Dee, Oslo – 2012 [01:11]
1.4          The Hung Jury Pub – 1987 [00:39] 2.4          The DNA Lounge – 2014 [00:06]
1.5          930 Club – 1993 [00:41]

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