Recensione – La Cura, il Male e L’Estasi de Le Malanime
di Irene Tempestini
“La Cura, il Male e l’Estasi” (Vrec), è il debut album della rock band pontina Le Malanime, che uscirà il prossimo 6 marzo negli store digitali.
Il primo singolo Libera Mente è stato inserito nella colonna sonora del film “Buon compleanno Sally” per la regia di Claudio Corinaldesi (Tauron Entertainment) e presentato il 20 ottobre scorso all’interno del Festival Internazionale del Film di Roma. Il brano è di una raffinatezza musicale confortante, coinvolgente nella narrazione del cantato, dotato di una melodia efficace, e un’interpretazione convincente, intimistica, sentita e garbatamente arrabbiata.
L’album è composto da dieci tracce di buon rock-indie italiano, spesso arricchite da godibili atmosfere dark. Il sound è accattivante e persuasivo, e nell’intero lavoro troviamo interessanti arrangiamenti con buone architetture strumentali. Di ottima levatura il songwriting, curato e ricco di spunti profondi su tematiche importanti quali morte, dolore, lontananza.
In brani come ‘Alter Ego’, che vanta uno degli arrangiamenti migliori dell’album, la band si destreggia in un cross over tra rock-indie, alternative e prog con spunti davvero piacevoli.
Come in un libro suddiviso in capitoli, il racconto prosegue con ‘I Fiori di Bovary’, che vede la partecipazione della cantautrice romana Ilenia Volpe in uno dei brani più introspettivi, probabilmente quello con le sonorità più originali, pur nella loro semplicità. Del resto la bellezza di una composizione non la si ritrova per forza nell’abbondanza di suoni, ma bensì nella qualità della regia con cui questi vengono orchestrati.
A Le Malanime va riconosciuta la capacità di approcciarsi con delicatezza e intelligenza musicale alle tematiche importanti che affrontano, come in ‘Osmosi’, brano quasi sussurrato, in grado di valorizzare le doti canore e interpretative di Emiliano Capogna, o ancora come in ‘Cuori Lontani’, elegante, piacevolmente sensuale e dal sound ricercato.
Uno dei brani più attraenti, soprattutto per il testo, è sicuramente ‘Randagio’, triste e riflessivo, incisivo e “ghignoso” come l’animo desolato di cui narra Capogna. Brani come ‘L’Estasi’ e ‘Urlo di te’ riportano la band su un piano più puramente rock e orecchiabile.
Dovendo fare accostamenti musicali, inevitabile quello con i Verdena, anche se preferiamo, più che trovare similitudini con altre realtà, mettere in evidenza i punti di forza che rendono questa giovane band interessante. Su tutto, la qualità dei testi, le capacità interpretative del cantante, la cui vocalità è così duttile da riuscire a districarsi tra note appena soffiate e note più esplosive.
Musicalmente apprezzabili le sonorità sensuali e le atmosfere più cautamente dolenti, che ci assorbono e ci mettono di fronte, più o meno inconsapevolmente, alle nostre paure ed esperienze di vita dolorose, che spesso tendiamo a tenere celate sotto un velo di accomodante vigliaccheria e ipocrita indifferenza.
Le Malanime sono Emiliano Capogna (penna e voce), Patrizio Priori (chitarra e basso), “L’irlandese” Marco Francescato (chitarra), Davide Francescato (batteria).
Tracklist “La Cura, il Male e l’Estasi” :
01. Mantra
02. Alter Ego
03. I Fiori di Bovary
04. Osmosi
05. Cuori Lontani
06. Randagio
07. L’Estasi
08. Libera Mente
09. Proghena
10. Urlo di Te