The Space Project, musica dallo spazio
di Irene Tempestini
Per comporre musica suoniamo strumenti o utilizziamo i più moderni e sofisticati sistemi digitali capaci di riprodurre le note; da tempo abbiamo anche imparato ad ascoltare i suoni già presenti in natura, che vengono campionati e poi riprodotti nei brani, ma l’uomo si sa, è per sua natura esploratore di realtà nuove, e quindi perchè non andare oltre ed imparare ad ascoltare i suoni del cosmo? Se l’idea vi sembra fantascientifica e bizzarra, ascoltate la raccolta The Space Project pubblicata da Lefse, album non è nuovissimo, essendo uscito un po’ di tempo fa (aprile 2014), quando ancora zest.today non era nato, ma che vogliamo riproporre nel caso fosse sfuggito a qualcuno.
Space Project è una compilation comprendente 14 tracce, realizzate mettendo insieme suoni registrati nello spazio con la voce di alcuni artisti come gli Youth Lagoon e nomi del panorama indie quali Spiritualized (dietro il nome The Spiritualized Mississippi Space Program), Beach House, Mutual Benefit, Antlers, Blues Control, Benoit & Sergio, Porcelain Raft e altri. Le variazioni elettromagnetiche provocate dal movimento dei pianeti (dette trasduzioni sonore) sono state registrate durante le missioni spaziali delle sonde Voyager 1 e Voyager 2.
La compilation è suddivisa in gruppi composti da due brani, e ad ogni gruppo corrisponde un corpo celeste
Jupiter:
– Porcelain Raft: “Giove”
– The Antlers: “Jupiter”
Miranda:
– Mutual Benefit: “Terraform”
– Anna Meredith: “Miranda”
Neptune:
– The Spiritualized Mississippi Space Program: “Always Together With You (The Bridge Song)”
– The Holydrug Couple: “Amphitrites Lost”
Uranus:
– Youth Lagoon: “Worms”
– Blues Control: “Blues Danube”
Saturn:
– Beach House: “Saturn Song”
– Zomes: “Moonlet”
Earth:
– Absolutely Free: “EARTH I”
– Jesu: “Song of Earth”
B:
– Benoit & Sergio: “Long Neglected Words”
– Larry Gus: “Sphere of Io (For Georg Cantor)”