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Billy Howerdel, recensione di “What Normal Was”, Top Album del Mese

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Billy Howerdel

 

di Irene Tempestini

 

Billy Howerdel, recensione di “What Normal Was”, Top Album del Mese

 

Billy Howerdel, il talentuoso cantautore e polistrumentista degli A Perfect Circle, ha pubblicato il suo album di debutto da solista, “What Normal Was”, per Alchemy Recordings/BMG.

Howerdel prima dell’uscita dell’album ha condiviso cinque singoli “The Same Again”, “Selfish Hearts” , “Beautiful Mistake”, “Poison Flowers” e “Free and Weightless”, per preparare i fans a quello che sarebbe stato il nuovo progetto.

What Normal Was contiene 10 tracce, una più bella dell’altra, con lo stile inconfondibile che contraddistingue Billy Howerdel nel panorama musicale mondiale.

In “Selfish Hearts”, le ricerche sonore non deludono fin da subito, arricchite da atmosfere nostalgiche e riverberi struggenti. Bellissimi i synth, la voce calda e profonda. “Free and Weightless”, spinge ancora verso suoni elettronici che richiamano echi anni 80, rendendo queste tracce veramente senza tempo. Spettacolari i synth e le scelte ritmiche. La voce vellutata e carezzevole di Billy è unica e preziosa.  “Ani” colpisce per il suo inizio ansiogeno che poi si apre possente in melodie e ritmiche azzeccatissime. “The Same Again”, altra traccia incredibile, dalle splendide sonorità, ricercate, eleganti ma potenti al tempo stesso. Le emozioni che suscita Billy Howerdel sono difficili da spiegare. La migliore elettronica trova in lui un Maestro indiscusso. “Beautiful Mistake” inizia come una preghiera evocata da profondità imperscrutabili . La voce sussurrata è commovente, meravigliosa. Le aperture melodiche e le dinamiche colpiscono sempre, ma Howerdel del resto ci ha abituati a prove uniche e da applausi scroscianti. “Poison Flowers”, un viaggio tra riverberi, echo, ritmiche potenti, voce sensuale, profonda, calda come un vento del deserto. Traccia da brividi.

“Follower” prosegue nella ricerca sonora mai banale e lo fa con una melodia vincente e una serie di dinamiche spettacolari, così come “Bring Honor Back Home”. Un mare di suoni di cui godere e con cui volare oltre la realtà.  E lo ripeterò fino alla fine, le dinamiche e le scelte esecutive di Billy Howerdel sono pura bellezza. “EXP” è un canto divino, un brano con atmosfere intime ed evocative. Commovente.

“Stars”, con la sua magnificenza melodica e sonora, chiude un album che è pura magia. Un lavoro emozionante, qualitativemente impeccabile, che entra di diritto tra le migliori produzioni di tutti i tempi. Un album che commuove per la sua incredibile bellezza, per l’anima che trasuda da ogni singolo tocco, da ogni nota, ogni sottile sfumatura.

“Questo sono io che faccio un passo indietro nella mia prima adolescenza – spiega Howerdel  –  e sto realizzando il disco che avrei fatto se avessi avuto i mezzi e le conoscenze quando ho preso in mano una chitarra per la prima volta. Rappresenta quel momento in cui da bambino senti un disco, chiudi gli occhi e vai da qualche altra parte. Quello è stato il momento in cui ho trovato la mia strada”.

 

“What Normal Was”, Top Album Del Mese

 

“What Normal Was” tracklisting:

  1. Selfish Hearts
  2. Free And Weightless
  3. Ani
  4. The Same Again
  5. Beautiful Mistake
  6. Poison Flowers
  7. Follower
  8. Bring Honor Back Home
  9. EXP
  10. Stars

Billy Howerdel cover album what normal was

 Ascolta “What Normal Was”:

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