Federico Sagona, recensione dell’album “86400”
di Irene Tempestini
Federico Sagona, recensione dell’album “86400”
Federico Sagona è un musicista, arrangiatore e compositore pratese, nato in ambiente classico, per poi decidere di seguire il richiamo verso la musica pop e rock, sue grandi passioni. Questo lo ha portato a collaborazioni importanti in Italia e all’estero. Tra gli artisti con cui ha lavorato citiamo Litfiba e Piero Pelù. Ma Federico non ha mai dimenticato l’emozione nel sedersi al suo piano e creare musica in purezza, attingendo ad un bagaglio conoscitivo enorme, che spazia tra i grandi pianisti classici e non solo. “86400” è un album composto da 9 tracce, che lo vedono impegnato da solo, seduto al suo piano, immerso tra radici classiche e influenze pop/rock. Due mondi che Federico Sagona vuole e riesce a far convergere, in una danza piacevole per niente contrastante. L’album è uscito per Under Roof.
86400 sono i secondi che compongono un giorno, che è fatto di attimi di gioia, paura, speranza e sospensione fra presente passato e futuro. La musica ha il grande pregio di riuscire ad essere nutrimento e libera interpretazione, a seconda delle proprie esigenze. È un’arte universale ma che parla in maniera unica e distintiva ad ogni singolo individuo.
Federico Sagona ha scelto di registrare l’album a casa, perché in cerca di un qualcosa di puro, reale, diretto, che rendesse omaggio a grandi quali Sakamoto, Piovani, Burt Bacharach ma anche Linkin Park e Bruce Springsteen.
Nove tracce intime, riflessive, un viaggio in musica tra dolci armonie che cullano l’anima. La musica parla di vita, e le emozioni di Federico Sagona, il suo racconto, ci arrivano forte e chiaro, grazie alla pura magnificenza compositiva ed esecutiva di cui è capace.
“86400” tracklisting:
- L’inizio
- Ritorni
- Battiti
- Le volte che ti ho persa
- I Primi Giorni
- Il Tempo Ritrovato
- Notte di pioggia
- Autunno in città
- Aeroporti e Pianoforti
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