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Islander, recensione di “It’s Not Easy Being Human”, top album del mese

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di Irene Tempestini

 

Islander, recensione di “It’s Not Easy Being Human”, top album del mese

La rock band Islander ha pubblicato il nuovo album dal titolo “It’s Not Easy Being Human” per Better Noise Music, un gioiello colmo di featuring, che rendono questo lavoro ancora più bello e convincente, confermando gli Islander tra le migliori realtà della scena musicale contemporanea. Tra gli ospiti super speciali troviamo membri di Korn, Underoath, Zao, P.O.D., I Prevail, Bad Brains, Living Sacrifice e ancora Lacey Sturm, Fire From The Gods e Hyro The Hero.

L’album contiene 17 tracce, eh sì tanta roba, con una proposizione incredibile di influenze, stili, tecniche vocali e ricerche sonore davvero interessanti e originali. I testi poi, hanno il compito di far riflettere le persone sul fatto che non è facile essere umani, come dice il titolo dell’album,  ma è importante fare il possibile per esserlo, soprattutto nel rispetto degli altri.  Altrimenti quello che resta è solo pura follia distruttiva. Del resto, il singolo pubblicato la scorsa primavera, e contenuto nell’album, “What Do You Gotta Lose?”, aveva fatto subito intendere quale sarebbe stato lo storytelling scelto dalla band. Il singolo infatti, punta a dimostrare che ognuno di noi ha le risorse per combattere e vincere l’ ansia, la depressione o i pensieri suicidi. Un vero e proprio inno contro le malattie mentali, di cui non bisogna avere vergogna, ma anzi è importante parlarne, per combatterle e vincerle. Lo scorso anno gli Islander avevano condiviso anche la traccia che chiude l’album, “The Outsider”, dedicata a chi tra i loro numerosissimi fans, si sente emarginato.

“It’s Not Easy Being Human” ha come prima traccia “We Scream” (feat. Spencer Chamberlain degli Underoath), una gran bella ‘botta’ immediata, dalle mille sfumature rock, nu metal e post rock.  “Evil” prosegue destreggiandosi tra queste turbolenze e ricerche così originali e convincenti. Il brano spinge tanto, e a noi piace, molto.

La title track It’s Not Easy Being Human” (feat. Lacey Sturm) continua a spingere, anche se la melodia ha un’impronta diversa, e la doppia voce con Lacey, rende l’atmosfera preziosa. “Lookin’ For Love” placa momentaneamente gli animi, per ripartire quasi subito con una cavalcata rock potentissima. “Lights, Camera, Action” (feat. Sonny Sandoval of P.O.D.) unisce varie influenze musicali e conferma l’abilità della band nel ricercare suoni originali e contemporanei.

“Skin Crawl” (feat. Brian “Head” Welch of Korn, Dan Weyandt of Zao, Bruce Fitzhugh of Living Sacrifice) esplode come un ruggito potente e non ci sorprende, viste le stars eccellenti che vi partecipano! La loro impronta si sente, e come. Black Scorpion” è una traccia efficace, con una bella melodia e transizioni spettacolari. Brano complesso, potente quanto sensuale. Ottima prova!

“Skateboard Flowers” (feat. HR of Bad Brains) colpisce con i suoni pressanti e ruvidi, sui quali si destreggia la voce potente ed esasperata. Belle le pause e le riprese.

La già citata “What Do You Gotta Lose?” ha in sè atmosfere che sembrano essere prese in prestito direttamente dal grunge di prima e grande fattura, intrise di potenti soluzioni post rock e post nu metal, perfettamente in linea con i tempi moderni. Il mix è riuscito, la combo perfetta. “Mayday” è una traccia tirata, ‘addolcita’ da uno splendido assolo di chitarra che ci stupisce e ci coglie di sorpresa. E quando una band sa sorprendere ripetutamente, merita doppio applauso.

In “Crazy Crazy World”, gli Islander confermano ulteriormente di essere una band che sa come ricercare suoni super contemporanei senza dimenticare la grande lezione del passato. Melodia e atmosfere in questo brano sono decisamente accattivanti.

“Y_all” (feat. Hyro The Hero) arriva dritta come una rasoiata. Il contributo di Hyro The Hero si sente e dona progressione e solidità alla traccia. “My Friends” (feat. Eric Vanlerberghe of I Prevail)rincara la dose con muri metal ed evoluzioni incessanti. C’è tempo solo per riprendere un attimo il fiato, ma si riparte subito per ‘cavalcare’ senza sosta. “Tear It Down” è una raffica di suoni metal e heavy. La voce poi, ha continui cambi e sfumature, dall’emissione limpida, allo scream fino al growl. Pochi se lo possono permettere.

“Freedom”, con la sua atmosfera riverbero emotivamente struggente, che esplode in suoni e voce massicci, ci porta alle successive “No Sleep” e “The Outsider”, che chiudono l’ album confermando la sua potenza ed energia. Sferzate metal si alternano a pause melodiche, facendo l’occhiolino alla metrica rap, allo scream e al growl.

 

“IT’S NOT EASY BEING HUMAN” TOP ALBUM ZEST DI APRILE

 

It’s Not Easy Being Human Tracklisting:

  1. We Scream (feat. Spencer Chamberlain of Underoath)
  2. Evil
  3. It’s Not Easy Being Human (feat. Lacey Sturm)
  4. Lookin’ For Love
  5. Lights, Camera, Action (feat. Sonny Sandoval of P.O.D.)
  6. Skin Crawl (feat. Brian “Head” Welch of Korn, Dan Weyandt of Zao, Bruce Fitzhugh of Living Sacrifice)
  7. Black Scorpion
  8. Skateboard Flowers (feat. HR of Bad Brains)
  9. What Do You Gotta Lose?
  10. Mayday
  11. Crazy Crazy World
  12. Y’all (feat. Hyro The Hero)
  13. My Friends (feat. Eric Vanlerberghe of I Prevail)
  14. Tear It Down
  15. Freedom (feat. AJ Channer of Fire From The Gods)
  16. No Sleep
  17. The Outsider

 

islander cover album it's not easy to being human

Ascolta It’s Not Easy Being Human”:

 

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